Milano
Atm, domani arriva Arrigo Giana. Torna da dg. Ecco chi è
Arrigo Giana sta per lasciare Roma per tornare nella sua Milano a prendere il timone di direttore generale di Atm
di Fabio Massa
Zingaretti è contento, ma fino a un certo punto, in questi giorni. E' contento perché il bilancio di Cotral, la partecipata che si occupa di trasporti, è in attivo di ben 8 milioni dal profondo rosso di 26 milioni l'anno. Mica troppo contento, invece, perché uno degli artefici di quel successo, Arrigo Giana, sta per lasciare Roma per tornare nella sua Milano a prendere il timone di direttore generale di Atm. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano da fonti vicine al nuovo direttore generale, Giana dovrebbe infatti prendere possesso del suo ufficio a Milano (non si sa ancora se si accomoderà negli spazi che furono del suo predecessore Bruno Rota, ora in Atac), già domani. Certo, torna a Milano con uno spirito ben diverso, Arrigo Giana. Prima di tutto con i successi di Roma, che hanno convinto uno degli uomini più vicini a Pisapia, ovvero Zingaretti. E poi pure con le difficoltà vissute nella Capitale, dove ha dovuto combattere battaglie dure, da quella contro i furbetti del cartellino all'arresto di un fornitore (e 50 indagati) nell'ambito della manutenzione dei bus Cotral. Insomma, battaglie di legalità in un ambiente assolutamente più duro e compromesso di quello milanese, dove Giana aveva fatto il percorso iniziale della sua carriera, dal 2000 al 2013. Laureato a pieni voti alla Bocconi di Milano, 50 anni, dal 1992 al 1997 svolge l'attività di consulente presso la UNIT, poi passa in DHL come Financial Controller e infine approda in Atm, dove studia dossier importanti, da quello - poi senza esito - di fusione con la GTT di Torino a quello, invece molto concreto e attuale della gestione della metropolitana di Copenhagen, passando per la predisposizione per l'offerta dell'area urbana di Lille. Due partite poi condotte da Bruno Rota, che fin dall'inizio lo relega ai margini dell'attività e infine arriva con lui, dopo un esilio di vari mesi, a una risoluzione del rapporto di lavoro. Dopo la parentesi romana, dunque, Giana torna nella sua Milano domani. I dossier che aveva lasciato sono ancora di grande attualità (Copenhagen, Lille, la linea 5). E altri se ne sono aggiunti, come quelli riguardanti l'età troppo vetusta dei bus (da contratto di servizio dovrebbero avere massimo 7 anni, invece arrivano a 9 anni), un controllo approfondito su tutto l'operato di Rota e l'intera partita della gara sul contratto di servizio. A questo si aggiungerà il rapporto con i sindacati e con l'azionista, ovvero il Comune di Milano.
fabio.massa@affaritaliani.it