di Fabio Massa
Il capogruppo del Pd Filippo Barberis frena sull'aumento dei biglietti da un euro e cinquanta a due euro, come anticipato dal Corriere della Sera. In una dichiarazione ad Affaritaliani.it Milano spiega: "Al di là degli articoli di giornale siamo rimasti a inizio anno d'accordo col Sindaco che ci saremmo confrontati in maggioranza prima di qualunque decisione su un tema così delicato. Non ho ragione per pensare che si intenda fare diversamente".
Nel Pd c'è stata una "fronda" sul metodo più che sul merito, a firma anche di Alessandro Giungi, che ad Affaritaliani.it Milano spiega: "Io ho all'attivo oltre 260 consigli comunali nei quali sono stato presente e ho sempre votato con il mio gruppo. Ma apprendere di questa notizia dai giornali non mi ha fatto piacere. Credo che prima di qualunque cosa avremo un confronto poiché la decisione sarà votata in aula". Barberis conferma poi la linea del partito: "Ad inizio anno avevamo chiesto pubblicamente alla giunta di attivarsi con Regione e Stato per provare a recuperare le risorse necessarie a evitare l'aumento e in ogni caso di lavorare su ipotesi che tutelassero abbonati e fasce deboli, con attenzione alla dimensione metropolitana. Da qui riprenderemo la discussione", spiega ad Affari. Dunque, frenata decisa. Ma il problema rimane sul tappeto.
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