Milano
Atm, meno 300 milioni di incassi per il trasporto pubblico a causa del Covid
Atm, meno 300 milioni di incassi. Sala: la Regione faccia la sua parte
Un ammanco di 320 milioni per il periodo febbraio-dicembre 2020. Il Comune di Milano presenta il conto del trasporto pubblico al tempo del Covid-19. Atm, ha spiegato l'assessore alla Mobilita' del Comune di Milano, Marco Granelli, ha infatti stimato un buco di 116 milioni di introiti per il periodo di lockdown (marzo-maggio), a cui si somma l'ammanco previsto da qui a dicembre, che fa arrivare la somma a 300 milioni. Nel periodo di lockdown, infatti, Atm ha dovuto affrontare un calo dei passeggeri che ha toccato picchi del 90-95%, mentre "in questo momento si attesta intorno al 35%" ha ricordato Granelli. I 20 milioni che portano ai 320 milioni totali sono invece legati alla misura di rimborso o proroga degli abbonamenti sottoscritti nei primi mesi del 2020. "Lo Stato - ha ricordato Granelli - ha creato un fondo da 500 milioni da ripartirsi tra le regione e, secondo i nostri calcoli, alla Lombardia dovrebbero arrivare circa 98 milioni. Di questi al Comune di Milano dovrebbero arrivarne 45. Siccome il fondo e' rifinanziabile, potremmo aggiungerne altri 8 o 10, per un totale di 55 milioni".
"Assolutamente si'". Cosi' il sindaco di Milano ha risposto a chi gli domandava se intendesse chiedere a Regione Lombardia di fare la propria parte a livello economico per sostenere il Trasporto Pubblico Locale milanese. La questione si e' posta dopo che, questo pomeriggio, l'assessore alla Mobilita' del Comune, Marco Granelli, aveva sottolineato in Commissione consiliare la necessita' che Regione mettesse delle risorse a disposizione, dopo aver spiegato che il Covid, e la conseguente riduzione di passeggeri sui mezzi ATM, costera' a Palazzo Marino circa 300 milioni di euro per il periodo febbraio-dicembre 2020. Il sindaco ha pero' invitato a guardare la situazione economica di Milano"nella sua globalita'", ossia "a un ammanco totale che si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Il governo ha promesso prima 3 miliardi, poi altri 3 miliardi e mi pare che ora stia ragionando su altri aiuti. Noi pero' oggi non sappiamo quando arriveranno e, soprattutto quale sara' la quota parte per Milano. Quando avremo capito tutto cio', potremo capire qual e' il tema vero" ha sottolineato il primo cittadino, ribadendo di essere "disponibile a indebitare il Comune per non tagliare i servizi, anche perche' i nostri conti lo permetterebbero. Ma questo attualmente non e' permesso. Per cui spero che questa lunga discussione si risolva abbastanza in fretta".