Atm: spunta il ridotto per tratte brevi, ma in Aula scoppia la bagarre
Una tariffa diversa per chi fa poche fermate. La proposta da studiare a livello tecnologico. Protesta M5S in Consiglio.
Biglietti Atm, spunta la tariffa ridotta per chi fa poche fermate
Mentre la polemica sull'aumento del coste dei biglietti divide la sinistra, nuove soluzioni vengono studiate dall'amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze dei cittadini e bilanciarle con le esigenze di cassa. L'ultima novità, riportata oggi dal Giorno, riguarda l'introduzione del biglietto breve, un ticket a tariffa ridotta rispetto ai 2 euro che da marzo 2019 bisognerà spendere per una corsa semplice riservato a chi utilizza i mezzi pubblici per un numero limitato di fermate.
A richiedere questa soluzione era stata proprio quella fazione interna al Pd contraria all'aumento dei prezzi deciso dalla Giunta comunale, in particolar modo Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità di Palazzo Marino.
La soluzione non sarà attiva da subito, ma nell'ordine del giorno firmato dal capogruppo dem Filippo Barberis se ne parla. Il testo sarebbe dovuto passare al vaglio del Consiglio ieri, ma il voto è slittato a giovedì. Al suo interno si dice che la Giunta si impegna a «studiare la tecnologia più utile per rendere sostenibile l’introduzione del biglietto breve, applicato alla diffusione di tessere a ricarica e a scalare».
Non ci sarà dunque un tagliando a parte vendibile in edicola, ha spiegato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, ma l'importo verrà scalato da una tessera ricaricabile e sarà calcolato “da una tecnologia che dobbiamo studiare ed introdurre”. Lo stesso ordine del giorno invita la Giunta a incentivare ulteriormente l’acquisto degli abbonamenti, prevedendo anche abbonamenti pluriennali. Un'idea che vede d'accordo Granelli.
“La manovra tariffaria che entrerà in vigore nel 2019 – ha spiegato Barberis – tutela il 70% dei viaggi compiuti ogni anno sulla rete Atm. Il fatto di non aver ritoccato il prezzo degli abbonamenti annuali e di quelli dedicati a studenti e anziani fa sì che 7 viaggi su 10 siano esclusi da rincari. E a metà novembre, dopo il voto dell’Agenzia di Bacino, ci sarà l’occasione di discutere in Consiglio comunale di agevolazioni e sconti”.
In aula però proseguono le polemiche targate M5S, con biglietti sventolati in gesto di protesta. Patrizia Bedori ha provocatoriamente ricordato di aver proposto “il 19 settembre un’interrogazione per capire quanti consiglieri che voteranno a favore dell’aumento del biglietto Atm hanno chiesto l’abbonamento con lo sconto che gli permette di pagare una cifra forfettaria di 150 euro all’anno”, causando le reazioni dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Diversa la protesta del centrodestra, con Basilio Rizzo di Milano In Comune a ricordare che è il Consiglio comunale a dover decidere il cambio delle tariffe.
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