Milano

Attacco hacker a sanità lombarda, Moratti: "Non sottostiamo a ricatti"

Il vicepresidente di Regione Lombardia Moratti: "Attacco hacker al Fatebenefratelli, ripristinato ciò che non andava. Un punto fermo: non sottostiamo a ricatti"

Attacco hacker alla sanità lombarda, Moratti: "Non sottostiamo a ricatti"

"Abbiamo ripristinato tutto quello che non funzionava, anche se qualche disservizio c'è stato, ma purtroppo gli hacker hanno intensificato la loro azione contro tutte le Regioni": così il vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti dopo l'attacco informatico contro i servizi sanitari dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco, azienda sanitaria della Regione Lombardia. Moratti ha precisato che la Regione ha "innalzato il livello di sorveglianza e di controllo e di rapido intervento" contro questo tipo di attacchi. La vicepresidente ha inoltre ricordato la 'reazione' regionale all'hackeraggio: "Quello che abbiamo fatto è stato chiudere gli applicativi per non avere ricatti , sui quali abbiamo un punto molto fermo: non pagheremo".

Riforma sanitaria, Moratti: "I rilievi del governo sono tecnici"

Moratti ha parlato anche della riforma sanitaria lombarda: "Quelli del governo sono essenzialmente rilievi tecnici", perche' l'esecutivo "ha approvato nel suo complesso la riforma, erano solo necessari degli aggiustamenti. Oggi e' stato approvato l'articolo che ha recepito le osservazioni del governo, quindi la legge che era gia' operativa. Una grande soddisfazione perche' anche questa volta la maggioranza si e' dimostrata coesa": lo ha detto la vicepresidente lombarda Letizia Moratti parlando a margine del Consiglio regionale a Palazzo Pirelli.

"Ora abbiamo una legge pienamente vigente che ci consente di proseguire l'opera che abbiamo gia' iniziato di messa a terra della riforma" ha aggiunto Moratti sottolineando che "nella legge abbiamo precisato che abbiamo certezze di risorse - 1,2 mld dal Pnrr e 800 milioni dalla Lombardia - e certezze di tempi". Il 40% delle strutture territoriali "sara' realizzato nel 2022, un ulteriore 30% nel 2023 e un altro 30% nel 2024 - ha concluso Moratti - un raddoppio delle cure domiciliari rispetto all'attuale livello"

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