Milano
Attivista curda Khalaf tra i nuovi Giusti per il 2020 al Giardino Monte Stella
Scelte le figure da onorare nel 2020. Anche l’attivista curda Hevrin Khalaf e Wallace Broecker, “pioniere” dei cambiamenti climatici, tra i Giusti
Attivista curda Khalaf tra i nuovi Giusti per il 2020 al Giardino Monte Stella
Di fronte alle grandi sfide poste dai cambiamenti climatici, dalle migrazioni, dal rischio di nuovi genocidi e dalle ondate di odio e discriminazione, l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano (composta da Comune, Gariwo e UCEI) ha indicato “La responsabilità globale. La sfida dei Giusti per salvare il pianeta e l’Umanità” come tema unificante delle figure da onorare al Giardino al Monte Stella durante le celebrazioni della Giornata dei Giusti dell’umanità-6 marzo.
La scelta dell’Associazione, ratificata oggi dal Comitato dei Garanti, si è diretta su figure esemplari che hanno esercitato la loro responsabilità reagendo ai condizionamenti, alle sopraffazioni, alle ingiustizie del loro contesto storico.
Le figure approvate sono:
Hevrin Khalaf, attivista curda, ha dedicato la vita ai diritti delle donne e alla lotta per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi. Leader del Partito per il Futuro della Siria, è stata brutalmente uccisa nell’ottobre 2019 da miliziani islamici, subito dopo l’invasione turca del Kurdistan siriano.
Yusra Mardini, nuotatrice siriana, nell’agosto 2015 nuotò per tre ore e mezzo, per 5 km di mare, spingendo il gommone che trasportava lei e altri profughi verso le coste greche. Alle Olimpiadi di Rio 2016 ha sfilato sotto la bandiera con i cinque cerchi, nella squadra dei rifugiati.
Wallace Broecker, geofisico e climatologo americano, può essere definito il “pioniere” dei cambiamenti climatici, prevedendo nel 1975 la crescita della temperatura media globale e facendo parlare del riscaldamento globale in un periodo in cui pochi erano pronti ad ascoltare.
Valerij Legasov, chimico sovietico, con le sue decisioni mitigò i danni del terribile incidente di Chernobyl, giocando un ruolo fondamentale sia durante l’emergenza, sia nelle indagini sulle cause dello scoppio. Isolato dal regime sovietico, morì suicida mentre il suo corpo si stava deteriorando per le conseguenze delle radiazioni assorbite.
Le donne di Rosenstrasse, che salvarono dalle persecuzioni 2.000 ebrei, i loro mariti, con un’audace protesta sulla Rosenstrasse di Berlino. Vi si riunirono per oltre una settimana, nonostante le minacce delle autorità naziste.
Piero Martinetti, fondatore della Scuola di Milano, fu l’unico filosofo tra i professori universitari a rifiutare di prestare il giuramento al Regime fascista nel 1931, preferendo rinunciare alla cattedra che alla propria libertà di coscienza.
“Queste figure sono esempi senza tempo di responsabilità e coraggio. Gli allarmi lanciati da Broecker e Legasov, che troppo tardi abbiamo colto, e l’impegno di Hevrin Khalaf per costruire un Paese multi-identitario e senza violenze, ci invitano a perseguire le strade della coesistenza e del rispetto dell’ambiente”, ha detto il presidente di Gariwo Gabriele Nissim. “Per questo lanciamo il richiamo alla responsabilità globale. Indifferenza, antisemitismo e razzismo possono essere contrastati solo con scelte rischiose e controcorrente, come hanno insegnato Piero Martinetti e le donne di Rosenstrasse. Auspichiamo che questo valga anche nello sport e in particolare nelle curve degli stadi, sempre più spesso ostaggio di tifo razzista e discriminante”.
Il Comitato ha inoltre approvato le candidature pervenute all’Associazione per il Giardino virtuale del Monte Stella, lo spazio digitale ospitato sul sito di Gariwo che idealmente amplia le dimensioni del Giardino reale. Si tratta di: Francesco Quaianni, Emily Bayer, Padre Italo Laracca, Carlo Bianchi, Padre Andrey Sheptytskyy, Famiglia De Regibus, Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile, Franco Basaglia.
“Donne tenaci fuori da ogni definizione ordinaria, scienziati che hanno utilizzato la loro conoscenza a beneficio degli altri e un intellettuale che non ha ceduto al ricatto fascista. Il Giardino dei Giusti si arricchisce di personalità oggi più che mai contemporanee, donne e uomini che con coraggio e determinazione hanno combattuto le loro battaglie per un mondo libero dall’intolleranza e dall’antisemitismo e consapevole dell’importanza di prendersi cura dell’ambiente per garantire un futuro alle nuove generazioni”, ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolé. “Sono l’esempio più alto dell’importanza di non cedere ad alcuna omologazione, soprattutto quando il mondo sembra andare nella direzione sbagliata”.
Gli fa eco Giorgio Mortara, vice presidente UCEI, “la scelta dei Giusti per l’anno 2020 è un fatto importante perché riflette il nuovo indirizzo che l’Associazione vuole darsi introducendo il tema dell’ambiente e dei mutamenti climatici tra le questioni fondamentali su cui riflettere come cittadini, e credo che questo farà crescere l’interesse per l’impegno sui Giusti e sulla memoria”.
I nuovi Giusti, o coloro che li rappresentano, parteciperanno alla cerimonia pubblica a loro dedicata al Giardino dei Giusti di Milano.
Su proposta di Gariwo, nel 2012 il Parlamento Europeo ha proclamato il 6 marzo “Giornata europea dei Giusti” per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.
Dal 2018 la Giornata dei Giusti dell’umanità è divenuta solennità civile in Italia ed è celebrata con decine di iniziative nelle scuole e nei Giardini dei Giusti sorti in tutto il Paese.