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Aumenti Atm, consiglieri Pd e sindacati cercano di limitare la "stangata"

Aumenti Atm, consiglieri Pd e sindacati cercano di limitare la "stangata"

Aumento del costo dei biglietti Atm  e delle tariffe per il trasporto pubblico milanese, ieri a Palazzo Marino gli assessori Marco Granelli, Roberto Tasca e Anna Scavuzzo hanno incontato il gruppo consigliare del Pd e successivamente i sindacati. Giovedì previsto un altro incontro di maggioranza: i consiglieri sono infatti per lo più contrari al ritocco verso l'alto, così come le sigle sindacali. Ma venerdì la delibera potrebbe andare in approvazione in Giunta. La linea resta quella dell'aumento dei titoli di viaggio occasionali per incentivare l'acquisto di titoli di viaggio di lunga durata e "fidelizzare" i pendolari. Ma titoli di viaggio occasionali non sono considerati solo i biglietti singoli (da 1,5 a 2 euro), bensì pure i settimanali (aumento del 33%) od i mensili (aumenti sino al 12%). Apertura dalla Giunta sul congelamento dell'aumento per l'abbonamento mensile per studenti under 26 (22 euro). Così come per quello annuale. Tra le proposte dei consiglieri Pd, quella di unire all’abbonamento studenti la gratuità della tessera del servizio di bike sharing BikeMi. Altro fronte critico è l'innalzamento del limite di età per beneficiare dell'abbonamento senior per anziani

Critico, come riporta il quotidiano Il Giorno, Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro: "Non si può partire con gli aumenti già a gennaio perché gli stessi assessori spiegano che per allora non si riuscirà a introdurre la tanto auspicata integrazione tariffaria e questo significa discriminare tra pendolari di serie A, quelli che si muovonosulla rete urbana milanese, e pendolari di serie B, quelli che usano i treni del passante ferroviario o di Tre-nord. È poi necessario – insiste Bonini – continuare a tutelare anziani, giovani, giovani famiglie e disoccupati: gli stipendi del terziario sono fermi da 5 anni e gli aumenti Atm andranno ad aggiungersi ad Area B, rischiamo di mettere in seria difficoltà il ceto medio. Alla Giunta sembra mancare una vera visione".

Il comunicato integrale di Noi Milano

Il gruppo consiliare Noi Milano ha ribadito attraverso un comunicato stampa la sua linea: "L’intervento sulle tariffe Atm - si legge nella nota diffusa dal gruppo - non può essere definito solo da esigenze di equilibrio di bilancio : è del tutto evidente infatti che la situazione di squilibrio strutturale, in particolare delle partite correnti, che si manifesterà già in sede di preventivo 2019 e diventerà grave al limite dell’impossibilità di gestione negli anni successivi non può certo essere corretto attraverso misure di aggiustamento anche pesanti su tariffe e comunque attraverso le scarse leve effettive di gestione rimaste al Comune".

Secondo Noi Milano, "l’azione politica più importante ed urgente resta quella di avviare un confronto concreto con il Governo in carica allo scopo di concordare indispensabili interventi legislativi necessari per ridare autonomia e capacità di gestione di bilancio agli enti locali ed in particolare a quelli che, come il Comune di Milano, hanno tutte le potenzialità per farlo. Con questa premessa, fondamentale e dirimente, il gruppo Noi Milano concorda con l’esigenza di mantenere un equilibrio gestionale specifico del sistema della mobilità sostenibile, che vede ovviamente nel trasposto Atm la sua architrave, ma anche in Area C e nel prossimo avvio di Area B e nelle misure relative a traffico ed inquinamento elementi inscindibili anche per quanto riguarda la gestione dei costi e del loro finanziamento".

"Noi Milano - prosegue il comunicato - condivide la necessità di suddividere il carico dei costi non coperti dalla fiscalità generale (fondi dello Stato) in maniera equilibrata fra utenti del servizio (tariffe) e bilancio del Comune di Milano, che significa in pratica tutti i cittadini milanesi, utilizzatori o meno del servizio. Noi Milano condivide l’impostazione di fondo data dalla Giunta: incremento dei biglietti e carnet ordinari, tutela degli abbonati abituali attraverso il blocco del costo e l’introduzione di nuove formule e soprattutto indispensabile aggancio della manovra alla revisione del sistema tariffario metropolitano , il cui ingresso in funzione in contemporanea con la revisione della tariffa è da considerarsi condizione irrinunciabile per il via libera agli aumenti". 

Invocando scelte "nette e chiare", il gruppo aggiunge: "Il messaggio sulla tutela degli abbonati debba essere assolutamente chiaro ed univoco e che non ci debba essere nessun incremento di nessun genere su qualsiasi tipo di abbonamento mensile oltre che annuale. Noi Milano ritiene poi che nel quadro della revisione delle tariffe ordinarie non si possa non valutare un intervento sulla tariffa di Area C, mantenendo però fisse le tariffe del traffico di servizio e dei residenti, categorie che non hanno l’alternativa d’uso del tpl e le cui dimensioni ridotte di traffico sono ormai stabiliti da anni".

"Noi Milano ha chiesto infine di valutare- conclude il comunicato - anche allo scopo di semplificare ulteriormente il sistema, la trasformazione delle attuali agevolazioni in deroga in essere (anziani, disoccupati etc), che nella pratica si rivolgono a una ristrettissima platea effettiva in grado di usufruirne , in una sorta di “credito fiscale municipale” utilizzabile in “sconto” per tutte le tasse e le tariffe municipali di qualsiasi tipo, facendo un significativo passo in avanti verso la costruzione della posizione fiscale individuale dei milanesi e una semplificazione d’uso per amministrazione ed utenti di sicuro beneficio. Un passaggio ad un modello di questo tipo eliminerebbe gran parte delle possibilità di “abuso tariffario” (pratica molto più in voga di quanto non si pensi) chiaramente favorita dal moltiplicarsi delle casistiche e delle deroghe in materia fiscale e tariffaria. Noi Milano infine ha ribadito come sia necessario ora concentrare tutti gli sforzi, a partire dal prossimo provvedimento annunciato sul traffico e l’uso dei diesel, per utilizzare risorse ed orientare la normativa verso il lancio di incentivi all’utilizzo di mezzi di mobilità sostenibile ed agli investimenti sulle infrastrutture necessarie (dalle caldaie ai mezzi di trasporto), coinvolgendo anche privati, realtà economiche nella gestione del sistema della mobilità, che ogni giorno di più costituisce l’architrave portante del sistema metropolitano di una città realmente internazionale come Milano è e vuole continuare ad essere".

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