Aumento biglietti Atm, Pd contro Regione Lombardia
"In un periodo come quello che stiamo vivendo pensare di aumentare il biglietto dei mezzi pubblici è una decisione sbagliata, ingiusta e assurda". Lo hanno scritto in una nota congiunta Alessandro Giungi, Natascia Tosoni, Daniele Nahum e Simonetta D'Amico, consiglieri comunali del Pd a Milano, in relazione al rincaro del biglietto per viaggiare sui mezzi pubblici, frutto di un adeguamento all'inflazione che l'Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino della Città metropolitana di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia deve recepire in base a quanto stabilito dalla Regione Lombardia. Secondo gli esponenti dem si tratta di una decisione "Sbagliata perchè disincentiva l'uso dei mezzi pubblici dopo che il Covid ha portato a una drastica riduzione del loro utilizzo, ingiusta perché penalizza ulteriormente i tanti cittadini già in grave difficoltà ecomica, assurda perchè non è una decisione del Comune di Milano ma un'imposizione di Regione Lombardia tramite un provvedimento del luglio 2022".
Aumento biglietti Atm, Pd: consiglio comunale esautorato
"Esautorare il Consiglio comunale di Milano, democraticamente eletto dai cittadini milanesi, dalla potestà di decidere sul piano tariffario del trasporto pubblico, come Regione Lombardia fa con il provvedimento di cui sopra, imponendo un aumento che riteniamo del tutto ingiustificato, è circostanza che denunceremo in ogni sede opportuna, ricordando come la Regione sia la responsabile di tale scelta" hanno aggiunto "Auspichiamo che il Comune ponga in essere ogni azione possibile davanti agli Organismi amministrativi e giudiziari competenti, per difendere i cittadini milanesi e il trasporto pubblico locale da una simile misura. Noi presenteremo ogni tipo di atto in Consiglio comunale che possa aiutare a contrastare questo aumento e le relative conseguenze negative ad esso connesse e sopra ricordate" hanno concluso.
Atm, Bussolati (Pd): "Fermare l'aumento dei biglietti"
“Aumentare anche il biglietto, in questo momento e in modo discrezionale, è una follia che deve essere fermata. C’è ancora tempo, visto che non è ancora stata deliberata, ma è la Regione che deve aumentare le risorse per il trasporto pubblico e permettere al Comune di stoppare l’aumento. L’utilizzo del trasporto pubblico va incentivato, come abbiamo chiesto di fare alla giunta Fontana, senza esito. Oggi Regione Lombardia distribuisce le risorse del fondo di trasporto nazionale metà ai treni e metà al trasporto pubblico locale (metropolitana e autobus) nonostante gli utenti del trasporto pubblico siano quattro volte maggiori rispetto agli utenti che usufruiscono del treno. Da anni il ricalcolo delle risorse ha penalizzato Milano, da anni chiediamo risorse e da altrettanto tempo restiamo inascoltati dalla giunta Fontana. È una questione ambientale e di giustizia sociale: Regione Lombardia faccia la sua parte e, insieme con il Comune, blocchi l’aumento del biglietto.” Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati, capodelegazione dem in commissione bilancio di Palazzo Pirelli.
Regione Lombardia: aumento spetta ad agenzie Tpl e Comune di Milano
“Le Agenzie del Trasporto pubblico locale (Tpl) sono libere di decidere se applicare o meno gli aggiornamenti Istat. Spetta a loro, in ultima analisi, la scelta se porre in essere o meno le rimodulazioni delle tariffe ed eventualmente come accordarsi o compensare le aziende che prestano il servizio”. Parte da questa puntualizzazione l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Maria Terzi, relativamente alle notizie riguardanti il prezzo dei biglietti del Trasporto pubblico locale. “Va sempre ricordato – prosegue l’assessore - che le Agenzie dipendono principalmente dalle Amministrazioni comunali dei capoluoghi di Provincia e per il caso di Milano anche dalla Città metropolitana. Nello specifico, proprio Il caso di Milano è particolare: i servizi Atm sono tuttora gestiti dal Comune e il ricavato dei biglietti alimenta il bilancio comunale. Il Comune, in quanto ente regolatore, può dunque proporre in autonomia di evitare aumenti dei biglietti facendovi fronte con il proprio bilancio".
Cecchetti (Lega): "Tpl, Pd non racconti bugie"
"Il PD milanese e la sinistra non raccontino bugie ai milanesi: l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico locale del 10% da 2 euro a 2,2 è stato deciso in totale autonomia, e conseguente totale responsabilità, da ATM controllata interamente dal Comune di Milano, amministrato dalla loro giunta di centrosinistra. Per cui PD, Verdi e sinistra non raccontino bugie e non scarichino responsabilità sulla Regione Lombardia che non ne ha e non può averne, non avendo nessuna voce in capitolo in ATM: la Regione come chiesto dall’Istat ha effettuato un adeguamento all'inflazione, che purtroppo galoppa, ma ogni agenzia di trasporto locale ha scelto in totale autonomia se e come recepirlo o applicarlo. Il Comune di Milano poteva scegliere di mantenere le tariffe di ATM invariate, invece ha scelto di aumentarle del 10%. Decisione del Comune di Milano, per cui PD e sinistra non raccontino bugie!" Lo dichiara l'on. Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.
Lega Milano: "Tpl, Milano e Pd allo sbando"
La Lega di Milano commenta con una nota: “Ormai il Comune di Milano e il Pd sono allo sbando, esattamente come la sinistra a livello nazionale. Per giustificare l’ennesimo aumento del biglietto Atm voluto dalla sinistra mettono in mezzo la Regione totalmente a sproposito. Alzando il biglietto Atm a 2.20 euro la sinistra, nei mandati Pisapia e Sala, riesce nel record di aumentare le tariffe del 120%.L’assessore Censi e il Pd, evidentemente in grave difficoltà, scaricano la colpa su Regione Lombardia che, ricordiamolo, è la regione che investe, più di tutte le altre regioni, sul trasporto pubblico locale. Regione Lombardia non ha imposto alcun aumento: si è solo limitata a segnalare, in base agli indicatori Istat, il limite massimo applicabile. Va ricordato che a fronte di un aggiornamento Istat dei contratti di servizio del 7.64% Regione sui suoi titoli lo aumenta solo dell’1.91%. Ribadiamo ciò che il Pd evidentemente fa finta di non capire: non c’è alcun obbligo per il Comune di Milano di alzare il costo del biglietto e questo aumento arriva dal contratto di servizio tra Comune di Milano e Atm.
La nota del Carroccio prosegue: "Come gruppo Lega presenteremo una mozione in Consiglio Comunale per impedire l’ennesimo aumento del biglietto, voluta e avallata dal Comune di Milano e per chiedere si impegni maggiormente per combattere l’evasione visto che ormai il salto al tornello sta diventando sport nazionale e sui mezzi di superficie i controlli sono inesistenti. Se i conti del Comune non tornano e Atm ha bisogno di ulteriori risorse, ci sono diverse alternative all’aumento del biglietto come la riduzione dei costi di altri voci, il taglio delle consulenze o la revisione dei servizi. Ci chiediamo dove siano i grandi paladini dell’ambiente e del trasporto pubblico: ogni giorno dicono che bisogna ridurre l’uso delle auto e poi impongono l’aumento delle tariffe per la terza volta. Sala e la sua giunta la smettano con le prese in giro verso i milanesi: basta con questi aumenti, soprattutto in un periodo di crisi come questo”