Milano
“Auspico apertura verso coppie di fatto. Sono d'accordissimo con i 30km/h"
Orso: "Impaurito da come la Regione si è comportata sulla proposta di legge dello psicologo di base"
“Auspico apertura verso coppie di fatto. Sono d'accordissimo con i 30km/h"
Sui diritti auspico una completa apertura rispetto al riconoscimento dei Comuni per le coppie di fatto. Se Pierfrancesco Majorino sarà eletto presidente avremo un esponente ancora più titolato anche per farsi portavoce con il governo". Mauro Orso, consigliere comunale a Milano eletto nella lista di Beppe Sala, si candida alle regionali in Lombardia nella civica di Majorino nei collegi di Milano, Bergamo e Brescia. Fondatore della piattaforma 'glipsicologionline.it', in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano Orso spiega quali sono i motivi che lo hanno spinto a correre per un seggio al Pirellone: "Il secondo mandato di Attilio Fontana è stato caratterizzato da gravissime carenze. E la sanità, specie durante l'emergenza, ha raggiunto il collasso totale".
Orso, perché si candida con Majorino?
Perché nel 70% dei casi, quando ho chiesto di poter agire su determinate attività da realizzare in Comune, mi è stato detto che era competenza della Regione. Questa cosa aleggia da tutte le parti: è sempre tutto molto farraginoso. Le due macchine non si parlano in nessun modo. E poi c'è anche un altro motivo.
Quale?
Sono rimasto basito, scioccato e impaurito da come la Regione si è comportata sulla proposta di legge, quasi approvata, che avrebbe introdotto lo psicologo di base. Nell'ultima commissione Bilancio utile per il via libera mancava il numero legale ed è saltata. Avevano praticamente copiato il testo già promosso dalla Regione Campania ma in un anno e mezzo non sono riusciti a far passare una misura che forse era la più urgente di tutti. Poteva anche essere un modo per creare lavoro e far capire agli psicologi che esiste una strada pubblica.
Sui diritti, quindi, Majorino rappresenta una garanzia?
Con tutto il rispetto del mondo per i nostri ottimi sindaci, se sarà eletto presidente avrà un peso diverso quando andrà a bussare alla porta del governo. E lo farà anche tramite un assessore che spero verrà scelto con competenze da ministro delle Pari opportunità. Sennò resterà sempre e solo Milano a essere avanti su questo tema, in una Regione governata da 28 anni dal centrodestra.
Anche quello alla casa è un diritto ma a Milano gli affitti sono sempre più alti.
Come succede a Londra, Parigi e nelle altre grandi città. Dalla circonvallazione fino al centro gli affitti sono costosi a fronte di una domanda estrema. Ma la proprietà di edilizia pubblica è enorme, anche nel centro di Milano. Abbiamo 15mila alloggi sfitti e non assegnati. E comunque la gestione delle case del Comune è sicuramente più attenta alla qualità della vita rispetto a quella della Regione. I conti di Mm sono in regola, quelli di Aler no e devono vendere continuamente alloggi.
La fusione a Milano tra Mm e Aler può essere la soluzione?
Se la fai con un passaggio di potere a chi le sta manutenendo male è un problema. La mia posizione politica rispetto al problema dell'housing sociale e dell'inflazione che c'è su a Milano è una sola: prendere il patrimonio edilizio della Regione, rinnovarlo e creare delle strutture per qualsiasi ceto della società. E le assegnazioni devono essere proporzionate alle criticità.
Misure come il limite dei 30 km/h in alcune zone di Milano, da un punto di vista dell'approccio, possono essere replicate su scala regionale?
Io sono d'accordissimo con i 30km/h, un limite che avrei esteso anche ai mezzi pubblici. E sono favorevole anche all'area C. Anzi, ne alzerei anche il costo, ovviamente studiando bene a chi aumentarlo. C'è anche chi ha una casa in centro magari da 30 anni e non per forza è milionario. E poi manca una tariffa per gli uffici. Forse Area B, che non è stata approvata da questo Consiglio comunale, poteva essere studiata meglio. Ma a Milano devono circolare sicuramente meno auto che, comunque, non inquinano come le industrie o i condomini. Serve una campagna seria sull'efficienza dei palazzi.
Majorino può farcela? Era così impresentabile per voi il profilo di Letizia Moratti?
Majorino lo vedo molto concentrato sul rinnovamento di una Regione che necessita di un'estrema spolverata, a partire dalla sanità e finendo dal lavoro. C'è bisogno di più sicurezza e soprattutto di andare a sbloccare l'ascensore sociale per permettere a fasce più ampie della società di avere garantite sia la cura sia la formazione. I bandi regionali devono essere più snelli e non dovrebbero avere diseguaglianza di comprensione. Spesso, infatti, ci si affida al privato per decifrarli. Moratti è stata in giunta regionale fino all'altro ieri e adesso devo sentirle dire, insieme a Fontana, che la sanità va cambiata. Non potevano pensarci prima?".