Milano
Autonomia, il 21 commissione in Regione: al Pirellone anche Calderoli
Malanchini: "Il lavoro di individuazione dei Lep è un'azione doverosa"
Autonomia, il 21 commissione in Regione: al Pirellone anche Calderoli
I presidenti della II commissione 'Affari istituzionali ed Enti locali', Matteo Forte (FdI), e della commissione speciale 'Autonomia', Giovanni Malanchini (Lega), comunicano in una nota congiunta di aver calendarizzato per il prossimo 21 luglio una seduta nell'aula consiliare di Palazzo Pirelli con a tema l'autonomia differenziata.
Forte: "Riforma che il Paese aspetta dal 2000 e che i lombardi hanno chiesto a gran voce nel referendum del 2017"
La seduta congiunta vedrà la presenza del presidente Attilio Fontana, del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e del presidente del Consiglio regionale, Federico Romani. "Nel comunicare questo importante appuntamento -spiega Matteo Forte- ribadiamo la volontà politica di proseguire sulla strada dell'autonomia differenziata. La defezione di quattro membri dalla Commissione ministeriale sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) - per quanto prestigiosi - non può distogliere lo sguardo dalla necessità di dare attuazione ad una riforma che il Paese aspetta dal 2000 e che i lombardi hanno chiesto a gran voce nel referendum del 2017".
Malanchini: "Il lavoro di individuazione dei Lep è un'azione doverosa"
"Condivido il sentimento di stupore del ministro Calderoli - aggiunge Giovanni Malanchini-. Il lavoro di individuazione dei Lep è un'azione doverosa e di equità che ha lo scopo di garantire ai cittadini italiani servizi e prestazioni essenziali su tutto il territorio nazionale. Un lavoro sul quale anche la commissione speciale 'Autonomia' di Regione Lombardia è pronta ad offrire il suo contributo". Il 21 luglio "sarà un'occasione di confronto utile a comprendere l'importanza del lavoro del comitato per i livelli essenziali delle prestazioni -ricordano in conclusione Forte e Malanchini-. Anche perché la definizione dei Lep è per garantire a tutti i cittadini il godimento di diritti essenziali, e non può essere dunque clausola di riserva a favore dello Stato e contro la possibilità che le autonomie realizzino politiche in questo senso attraverso mezzi e risorse proprie. L'iter prosegue e la Lombardia è pronta a fare la sua parte, come sempre".