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Milano
"Avevamo accolto l'assassino di Sofia come un figlio. Ora speriamo nell'ergastolo"
Sofia Castelli e Zakaria Atqauoi

"Avevamo accolto l'assassino di Sofia come un figlio. Ora speriamo nell'ergastolo"

Un anno fa la tragica morte di Sofia Castelli, ventenne assassinata a coltellate nel sonno dall’ex fidanzato Zakaria Atqaoui a Cologno Monzese. Familiari e amici si sono ritrovati nel cimitero del Comune del Milanese: "Per noi non è un giorno di festa, ma un giorno pieno di rabbia”.

"Siamo stati la famiglia dell'assassino di Sofia: per noi è una aggravante"

Queste le parole di Alexandra Zurria, zia di Sofia, che ha commentato la condanna in primo grado a 24 anni: "C’è stato un omicidio con tre aggravanti, tra cui la premeditazione, tutte e tre confermate dai giudici che però le hanno messe allo stesso livello delle attenuanti generiche. Se però si fossero indagate meglio, quelle attenuanti sarebbero diventate delle aggravanti perché quell’assassino è stata accolto in casa come un figlio, come un fratello, gli è stato trovato un lavoro quando aveva bisogno, l’hanno aiutato a trovare un appartamento. La legge giustifica questo assassino, ma il fatto che noi siamo stati la tua famiglia e per noi un’ulteriore aggravante e questo non è accettabile. Noi speriamo nell’ergastolo in appello, lo pretendiamo perché la nostra famiglia sta affrontando un enorme sfida che è quella di andare avanti senza Sofia, non dovrebbe essere la nostra sfida chiedere giustizia perché quello dovrebbe aspettarci di diritto”. Così LaPresse.

L'amica di Sofia Castelli: "Il vero carcere lo sconta chi ti ha amata ed è rimasto"

Aurora Fiameni, l'amica di Sofia Castelli che dormiva nella stessa casa ma in una stanza vicina, quando avvenne l'agguato fatale, ha invece affidato ad Instagram le sue riflessioni, parole rivolte direttamente all'amica che non c'è più: "È stato un anno difficile, tra interrogatori, avvocati, processi, ma soprattutto un anno senza te e ancora non sono riuscita a lasciarti andare. Siamo stati tutti traditi da un amico, fratello, figlio o conoscente, la verità è che il vero carcere lo sta scontando chi ti ha conosciuta e amata, chi è rimasto".

"Oggi spero si possa chiudere un cerchio, e cercare di ricostruire la mia vita po' alla volta senza pensare alle noi felici e spensierate del passato prima di quel maledettissimo giorno, quei momenti li tengo ben custoditi nel mio cuore. Grazie a chi è rimasto, a chi se ne è andato e a chi è entrato nella mia vita e grazie a te Sofi, per quello che hai fatto e farai per me. È un giorno triste  tutti moriamo una seconda volta, ciao amore mio".


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