Avvelenò i familiari con il tallio. Assolto perché incapace di intendere
Il gup di Monza Patrizia Gallucci ha assolto nel processo col rito abbreviato Mattia Dal Zotto
Avveleno' familiari con tallio:assolto perche' incapace di intendere
Il gup di Monza Patrizia Gallucci ha assolto nel processo col rito abbreviato Mattia Dal Zotto, il 28enne accusato di avere avvelenato nel 2017 col tallio 9 suoi familiari, uccidendone tre. Il giudice ha ritenuto Dal Zotto "totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti". Lo riferiscono fonti legali. Dovra' trascorrere 10 anni in una struttura psichiatrica. Una decisione attesa, dopo che un perito incaricato dal Tribunale era arrivato alla conclusione che il giovane fosse "affetto da un disturbo delirante, totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti perche' affetto da vizio totale di mente".
La perizia della Procura invece lo aveva definito parzialmente incapace di intendere e di volere, pur riconoscendolo "soggetto socialmente pericoloso che necessita di trattamenti intensivi di durata indefinita in una struttura psichiatrica giudiziaria". Il pm Carlo Cinque aveva chiesto nella sua requisitoria in prima istanza una perizia collegiale o un'integrazione della perizia disposta dal giudice e, nel caso non gli fossero concessi questi ulteriori accertamenti, una condanna all'ergastolo. Tra l'estate e l'autunno del 2017, il giovane aveva ucciso la zia e i nonni paterni e mandato in ospedale con gravi intossicazioni altre 5 persone.
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