Ballottaggi: a Cremona si conferma Galimberti. Rozzano a Ferretti: cade il Pd - Affaritaliani.it

Milano

Ballottaggi: a Cremona si conferma Galimberti. Rozzano a Ferretti: cade il Pd

Ballottaggi in Lombardia: a Cremona il sindaco uscente Galimberti (Pd) si conferma. Gli esiti a Novate, Cormano e Paderno

Ballottaggi, Cremona:  Galimberti (Pd) si conferma sindaco

Ballottaggi in Lombardia, la sfida più significativa è stata quella per la fascia tricolore del Comune di Cremona, unico capoluogo lombardo al ballottaggio,  con il sindaco uscente Gianluca Galimberti e il candidato del centrodestra Carlo MalvezziGalimberti, sostenuto dal Pd e da altre liste, è stato confermato sindaco con il 55,94%. Affluenza: 55,49%.

I ballottaggi nel Milanese: a Rozzano vince Ferretti (centrodestra)

Per quanto riguarda la Provincia di Milano, riflettori puntati in particolare su Rozzano, con la sfida tra il sindaco Pd uscente Barbara Agogliati ed il candidato del centrodestra Gianni Ferretti. Il forzista ha ottenuto una storica vittoria strappando al centrosinistra il suo ultimo grande feudo nel sud  Milano: a lui il 50, 71 dei consensi. Affluenza definitiva alle 23: 45,62%.

Gli altri Comuni del Milanese

A Paderno Dugnano vince la sfida Ezio Primo Casati, alla guida di una coalizione di centrosinistra, con il 50,95& dei voti contro il 49,05% cui si è fermato Gianluca Bogani, centrodestra. Casati, già sindaco per dieci anni del paese sino al 2003 e poi deputato Pd, ha ribaltato il risultato del primo turno che lo vedeva dietro a Bogani, anche grazie all'accordo co due civiche.

 A Cormano affermazione del candidato del centrodestra Luigi Gianistro su Tatiana Cocca. Per Magistro affermazione storica: Cocca era l'ultima di una lunga serie di amministratori di centrosinistra a Cormano.

 A Novate Milanese vittoria per il candidato Pd Daniela Maldini, 50,83%, su Massimiliano Aliprandi. Maldini, tesserata con il Pd, era vicesindaco uscente di Novate

 A San Zenone al Lambro Arianna Tronconi batte Cristina Cremaschi (1015 a 997): dopo il perfetto pareggio del primo turno, una vittoria maturata dunque per una manciata di voti nel piccolo Comune.

Roggiani (Pd): "Paderno, risultato straordinario"

"A Milano Metropolitana - commenta il segretario metropolitano del Pd Silvia Roggiani -  vinciamo a Paderno Dugnano e Novate Milanese. Vittoria per la candidata civica (sostenuta dal Pd), Arianna Tronconi, anche a San Zenone al Lambro, città storicamente di centrodestra, che al primo turno aveva registrato la parità fra i due competitor. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta a Cormano e a Rozzano, dove abbiamo perso per un pugno di voti. Complimenti a Ezio Casati, nuovo sindaco di Paderno Dugnano, il comune più grande della Città metropolitana che andava al voto, per un risultato davvero straordinario e per aver strappato la città alla Lega, che la governava da dieci anni. Grandissimo risultato anche quello di Daniela Maldini a Novate Milanese, dove i cittadini hanno premiato il buon lavoro portato avanti in questi anni dal Pd al governo della città. A Cormano e Rozzano la sconfitta c’è e fa male, ma resta la convinzione di aver messo in campo tutte le energie possibili. Congratulazioni a chi ha vinto e grazie a tutti coloro che si sono messi in gioco per tentare di salvare le nostre città dall’estremismo e dall’incapacità delle destre a trazione leghista".

I "casi" Malnate e Concorezzo

In Lombardia almeno due sono le curiosita' da segnalare. La prima riguarda il 'caso Malnate' .  A spuntarla, con il 54,60%, è stata il candidato di centrosinistra Irene Bellifemine.  Alla vigilia, la vicenda che aveva fatto sobbalzare i 5 stelle e intervenire direttamente il capo politico Luigi Di Maio che ha evitato in extremis un apparentamento 'scomodo'. Parliamo di un Comune di oltre 16 mila abitanti della provincia di Varese, con al ballottaggio la candidata sindaco del centrodestra, Daniela Gulino (sostenuta da Lega e FI) e quella del centrosinistra Irene Bellifemine, partite rispettivamente dal 39,99% e dal 45,02% del primo turno. Domenica mattina, pero', la coalizione di centrodestra si era modificata. Il volto storico locale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Gulino, papa' della candidata leghista, si era presentato in Comune firmando il documento che certifica l'apparentamento con la coalizione guidata dalla figlia. Lo stesso aveva fatto il referente di Fratelli d'Italia, Sandro Damiani, allargando ulteriormente la coalizione con un secondo apparentamento. Ma quando Gulino si e' recato in municipio per firmare l'accordo, ha trovato il candidato sindaco M5s, Domenico Mancino, che era all'oscuro di tutto. Si e' sfiorata la rissa. Tutti i vertici del Movimento hanno condannato la vicenda e alla fine e' intervenuto direttamente Di Maio, tramite un avvocato, e con una diffida e' stato fatto ritirare a Gulino l'apparentamento.

L'altra curiosita' riguarda Concorezzo (Monza Brianza), dove il leghista Mauro Capitanio ha vinto con il 55,16%. Qui erano spuntati tanti palloncini colorati con il simbolo della Lega, Alberto da Giussano, le scritte 'Lega Nord' e 'Lega Lombarda' e un solo nome, 'Bossi': un po' di confusione, dato che il candidato del centro sinistra si chiama Claudio Bossi.








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