Balzani guida la lista di sinistra. Ecco il piano B di Pisapia
di Fabio Massa
La parola d’ordine sembra una e una sola: non si possono buttare via oltre 20mila voti, pari al 33,92 per cento. Francesca Balzani, abbracciando un po’ tutti malgrado la sconfitta, l’aveva detto chiaro e tondo: “E’ stato un risultato straordinario”. Una sconfitta, ma un risultato straordinario, considerato che tra i due, tra Beppe Sala e la vicesindaco, la meno conosciuta era appunto lei. Certo, adesso entra in campo la politica, l’arte della mediazione, il difficile gioco dei cabotaggi. Si vedrà se Francesca Balzani eccelle in questo, oppure è più una testa d’ariete, capace di insidiare Sala in un paio di mesi di primarie. Ad ogni modo, secondo rumors di Affaritaliani.it, la road map del mondo pisapiano sembra tracciata. C’è chi, come Boeri, vorrebbe la Balzani capolista del Pd. Difficile. E soprattutto non risolverebbe uno dei problemi che più stanno a cuore a Giuliano Pisapia: mantenere nel perimetro dell’alleanza anche Sel.
Oggi, Sel, è in grandissima difficoltà. A Roma nessuno vuol digerire il boccone Sala. A Milano, gli iscritti e i sostenitori, continuano a lanciare messaggi chiari: noi quello non lo vogliamo. E quindi, la soluzione pare essere una sola: creare una lista civica Balzani per Sala Sindaco, con lei a capo della conservazione della rivoluzione arancione. Dentro, tutti gli uomini che contano, le donne che hanno fatto la campagna. Dentro, la exit strategy degli arancioni, ma soprattutto la exit strategy di Sel, che così potrebbe riuscire ad avere uno spiraglio di soluzione. In tutto questo, però, Giuliano Pisapia deve superare le timidezze e le incertezze che hanno segnato il suo agire quotidiano in tutto questo periodo. Gli sherpa sono al lavoro per fare incontrare Beppe Sala e il sindaco.
Non a caso Beppe Sala, una delle prime telefonate che ha fatto è stata proprio quella al primo cittadino. Certo, qualche problema c’è. Gli amici più intimi di Giuliano Pisapia raccontano la sua rabbia, perché qualcuno gli ha racconto che all’Elfo Puccini, mentre parlava dal palco, la sua ex vice De Cesaris avrebbe fatto gesti di disapprovazione. Tutto da confermare. Ma tanto basta, su una pelle così irritata, come quella arancione, a creare ostacoli non da poco in un processo che deve essere - gioco forza - di riavvicinamento.
@FabioAMassa