Milano
Balzani: "Il dopo Pisapia? Non mi sottraggo al dibattito"
“Abbiamo di fronte mesi impegnativi al Comune di Milano ma il dopo-Pisapia è un percorso lungo da costruire al quale non mi sottraggo”. Così è intervenuta in merito al futuro prossimo della città, il vicesindaco di Milano Francesca Balzani a “Si Può Fare” su Radio 24.
Alla domanda se sono sbagliate le ricostruzioni dei giornali che la indicano come un candidato in pista per le elezioni del 2016, Balzani risponde: “Per adesso ho un compito molto delicato. Oltre a essere vicesindaco, abbiamo di fronte mesi impegnativi e ci sono da portare in consiglio comunale delibere molto delicate, io sento soprattutto di essere un punto di equilibrio cosa che vivo con grande senso di responsabilità”. Però non si sottrae a questo dibattito? domanda il conduttore Alessio Maurizi. “Non mi sottraggo affatto – spiega il vicesindaco di Milano - Anche se manca molto tempo ancora!”. A Maurizi, che la incalza sul fatto che non manchi poi così tanto, Il vicesindaco Balzani replica: “Mancano ancora 6-8 mesi. Il dopo Pisapia è un percorso da costruire, il dopo-Pisapia è il futuro…”. Ma esiste una piccola speranza che Pisapia ci ripensi? domanda l’altro conduttore Carlo Gabardini. “In cuor nostro lo speriamo ma la vedo molto difficile. Pisapia è una persona seria”.
IL DOPO EXPO E L'ALBERO DELLA VITA - Il vicesindaco ha anche parlato del dopo Expo. Sul progetto di un polo universitario sull’area Expo legato ai temi del benessere e dell’alimentazione ha detto: "Ci vuole un progetto condiviso da tutti gli attori. E soprattutto credo che sia veramente importante che il progetto parta con tempi rapidissimi. Sul sito c’è un problema di tempi: ci vuole un progetto che sia immediatamente cantierabile per non far deperire tutte le risorse e le tecnologie che sono presenti. Quindi il tempo è tanto importante quanto i contenuti”. E l'Abero della Vita? "E’ bello che sia conteso. Anche se non è un manufatto che si colloca ovunque: ha un suo peso specifico sia nel senso che pesa molto sia nel senso dell’impatto visivo”.
E poi, riprendendo il metodo del bilancio partecipativo che il comune sta portando avanti in questi mesi nei quali viene chiesto ai cittadini milanesi di decidere come spendere 9 milioni di euro nelle 9 zone della città, il vicesindaco propone dai microfoni di Radio 24: “Se chiediamo ai cittadini come spendere i loro quattrini direi che anche sull’Albero della Vita sarebbe giusto chiedere un confronto”. E in fondo a corso Sempione come lo vedrebbe? La incalza il conduttore. “Non sarebbe male, potrebbe essere uno skyline sorprendente”.