Milano

Battiato, il ricordo di Fontana: "I suoi esordi a Milano al Club 64"

Gli esordi di Franco Battiato a Milano, con le esibizioni al Club 64, sul palco con Jannacci, Pozzetto e Lauzi. Fontana: "I primi contratti con Gaber"

Battiato, il ricordo di Fontana: "I suoi esordi a Milano al Club 64"

"Ci lascia un geniale interprete delle parole. Un poeta della musica. La sua musica vivrà per sempre.". Così sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Franco Battiato. Il governatore evidenzia, poi, come "all'inizio della sua eccezionale storia c'è la Lombardia: nella prima metà degli anni Sessanta Battiato si trasferì a Milano dove incominciò la sua carriera artistica esibendosi al Club 64". "Si avvicendava sul palco con Enzo Jannacci, Renato Pozzetto e Bruno Lauzi. Giorgio Gaber - scrive Fontana - gli propose i primi contratti discografici".

Così l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno: "Viaggiatore anomalo tra le frontiere dei linguaggi musicali, Franco Battiato ha incarnato il potere sciamanico del suono nel rappresentare miti e profezie universali, e lo ha fatto attraverso forme molto diverse tra loro per consistenza semantica e tradizione culturale, dalla canzone d'autore all'opera lirica, dalla sperimentazione elettronica alla ricerca acustica. La sua morte è una tristissima notizia per tutti coloro che lo hanno seguito e amato; da oggi il suo lavoro autorale, separato dall'identificazione con il suo carisma di interprete, richiede di essere considerato in tutta la sua articolata complessità, a partire dalla riscoperta e dall'esecuzione di quelle partiture che nel corso degli anni hanno accompagnato i suoi successi più popolari, in un contrappunto di idee e pratiche davvero unico al mondo".








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