Milano
Beccaria, agente aggredito da minorenne: "Terzo caso in sei mesi"
Sopralluogo della commissione carceri regionale al Beccaria, dopo l'ennesima aggressione ai danni di un agente
Criticita' dal punto di vista della vigilanza psichiatrica, testimoniati anche dall'episodio avvenuto nei giorni scorsi che ha visto un agente colpito da un detenuto. E' questo il dato rilevato dal presidente della Commissione speciale Carceri del Consiglio regionale lombardo, Fabio Fanetti, al termine del sopralluogo, il terzo negli ultimi tre anni, all'istituto di detenzione minorile di Milano. Fanetti ha espresso "piena solidarieta'" all'agente colpito dal giovane detenuto con problemi psichiatrici, assicurando che "il caso sara' oggetto di successive indagini". Secondo quanto dichiarato dalla Direttrice del carcere, Olimpia Monda, sono stati tre i ricoveri che si sono resi necessari negli ultimi sei mesi nei confronti di altrettanti giovani detenuti. Buone notizie, invece arriverebbero dal fronte dell'avanzamento dei lavori. Nonostante alcuni mesi di ritardo, entro agosto sara' consegnato il primo lotto ed entro luglio dell'anno prossimo tutti i lavori di ristrutturazione del carcere minorile Beccaria di Milano saranno conclusi. "Grazie all'impegno di tutti gli operatori - ha aggiunto Fanetti - il clima generale all'interno della struttura e' buono e si e' riusciti, anche attraverso il supporto dell'assessorato alla Formazione e giovani, a garantire la continuita' dei corsi di formazione professionale, ai numerosi laboratori artigianali e ricreativi.
L'agente aggredito è stato dichiarato guaribile in otto giorni. L’aggressore, un diciottenne con problemi psichiatrici e sotto cura farmacologica, ha poi ingerito del vetro ed è stato anch’egli portato in ospedale.
LA DENUNCIA DI CGIL - Ha commentato Calogero Lo Presti, coordinatore Fp Cgil Lombardia: "Al Beccaria da tempo come Cgil denunciamo l’alta concentrazione di detenuti con problemi psichiatrici. Sono 8 su circa 50 ristretti. Ma il fenomeno riguarda un po’ tutte le 18 carceri lombarde, con Pavia e Brescia–Verziano in testa, e viene aggravato dalla scarsa carenza di personale per gestirlo. Spesso queste persone compiono atti di autolesionismo e di aggressione, mettendo a repentaglio la sicurezza di se stessi, dei detenuti e del personale. A quanto pare l’Amministrazione regionale non riesce nell’immediato a farvi fronte, mancano mezzi e strutture dedicate. Ma le chiediamo, come alternativa temporanea, di evitare che ci sia un elevato concentramento di questi soggetti in una sola struttura. Per quanto riguarda nello specifico il Beccaria chiediamo invece il diretto intervento del Capo Dipartimento della Giustizia minorile".