Beccaria, visita del sottosegretario: "Criticità, ma ristrutturazione procede"
Dopo il grido di allarme di don Gino Rigoldi sulle condizioni del carcere minorile Beccaria, la visita del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore
Il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore ha visitato l'istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano, accompagnato dal capo dipartimento della Giustizia minorile, Francesco Cascini, dalla direttrice del Dipartimento esecuzione penale esterna, Lucia Castellano e dal cappellano della struttura, don Gino Rigoldi. "Con la visita - ha spiegato Migliore - ho potuto verificare di persona le criticita' legate alle condizioni strutturali dell'edificio ma anche come l'opera di profonda ristrutturazione dello stesso e dei locali stia andando avanti. A tal riguardo posso assicurare il massimo impegno di tutti affinche' i ragazzi nelle strutture detentive vengano trasferiti negli spazi rinnovati il piu' presto possibile e il prosieguo dei lavori delle altre aree oggi piu' decadenti, comprese quelle destinate al riposo degli agenti di Polizia Penitenziaria, oggi interessati in gran parte da infiltrazioni".
Malgrado questi problemi, ha precisato Migliore, "l'istituto Beccaria continua a offrire numerose attivita' e opportunita' trattamentali che mettono al centro il futuro dei minori e i giovani adulti presenti con percorsi formativi e lavorativi finalizzati al reinserimento e soprattutto misurati sulle inclinazioni di ciascuno. Penso ad alcune eccellenze - ha spiegato il sottosegretario - come i laboratori di teatro, il panificio, o i laboratori di assemblaggio di elementi elettronici e la falegnameria, quest'ultima coinvolta anche nella recente ristrutturazione delle aree comuni. Il successo della funzione rieducativa della pena, ancor piu' quando ci troviamo a parlare di minori o giovani adulti - ha aggiunto Migliore - ha maggior possibilita' di successo quanto piu' la struttura sa aprirsi all'esterno dialogando con la comunita' che la accoglie. Su questo punto il Beccaria ha da sempre avuto una capacita' particolare, potendo contare anche su enti locali e cittadini che hanno percepito l'istituto come parte integrante della loro comunita'".