Milano
Beic, Piscina (Lega): “Garantisti su Boeri, ma il silenzio della sinistra è preoccupante”
Il segretario provinciale della Lega, Samuele Piscina, si appella al garantismo sulla vicenda Beic: “La scelta di personaggi famosi in commissione è responsabilità della politica. Si rischia un grave danno per Milano”. L’intervista
Beic, Piscina (Lega): “Garantisti su Boeri, ma il silenzio della sinistra è preoccupante”
Non solo garantismo – che, come vuole spesso il proverbio ma raramente la politica, male non fa. Dietro la posizione di Samuele Piscina sulla vicenda della Beic, che tra gli altri vede coinvolta l’archi star Stefano Boeri, c’è una presa di posizione politica. “È ovvio che tra professionisti a quel livello ci si conosca. La responsabilità per le nomine di una commissione non neutrale è della politica, non del privato”. Il segretario provinciale della Lega non si stupisce del silenzio del centrosinistra milanese che non pare spendersi in difesa del suo ex Assessore: “Denota una scarsa attenzione alla città, come nella vicenda Salva-Milano”. L’intervista.
Piscina, che opinione si è fatto dell’inchiesta sulla Beic?
Rimango garantista fino al processo, ci mancherebbe altro. È giusto e doveroso esserlo per chiunque, fino a prova contraria. Boeri ha già detto che spiegherà tutto a tempo debito, cosa che mi auguro per i milanesi. Aspettiamo la Beic da vent’anni, e un questo ulteriore intoppo creerebbe un danno alla città. Detto questo, dalle ricostruzioni fatte dai giovani sorgono dubbi.
Quali?
Al di là della questione giudiziaria - che verrà chiarita nelle sedi opportune - circa i rapporti tra i membri della commissione e i vincitori del progetto. Emerge un tema politico nel momento in cui in una commissione si mettono delle archi star. È ovvio che professionisti di questo livello si conoscano tra loro. Fermo restando il rapporto in sé non è prerogativa di collusione, la scelta di personaggi così famosi non può rendere la commissione neutrale. Questa, però, è una decisione politica di chi ha scelto la commissione. È sbagliato rifarsi sul privato anziché chiedere le responsabilità pubbliche.
Un’altra inchiesta eclatante della procura, avvertite un clima pesante in città?
C’è una particolare attenzione della procura in questo momento, questo è innegabile. Poi, sia chiaro, le indagini giustificate devono seguire il proprio corso. Purtroppo, non raramente negli ultimi anni si sono concluse con nulla di fatto, dopo aver sbattuto faccioni in prima pagina e sperperato soldi pubblici senza una buona motivazione. Io confido nella magistratura, spero che non sia iniziata un’indagine a questi livelli senza motivi forti.
Non trova strano dover prendere le difese di Boeri, mentre a sinistra trapela silenzio sulla vicenda?
Certamente, ma non mi stupisco. Boeri è stato assessore nella prima giunta Pisapia, sostenuto del Partito Democratico, che ora non spende nemmeno due parole di garanzia. Nessuno crocefigga Boeri, ma la situazione del centrosinistra a Milano è preoccupante. Denota una scarsa attenzione sugli interessi della città. Se si dovesse interrompere di nuovo il cantiere sarebbe un danno per Milano, e il centrosinistra non spende una parola. Una vicenda preoccupante per cui abbiamo chiesto al sindaco di riferire. Una scena già vista col Salva-Milano.
In che senso?
Anche qui, come nel caso Beic, ci si maschera dietro un non intervento, incuranti degli interessi della città. Oggi il governo è corso ai ripari per sanare l’incompetenza del Sindaco Sala e della sua Giunta sul tema dell’Urbanistica. Una situazione già avvenuta su altre questioni su cui il Pd rincorre la sinistra più estrema per mettere il bastone fra le ruote a Sala. Se Sala non è sostenuto dal suo partito, non si capisce come possa andare avanti. C’è un problema profondo che deve essere risolto con le dimissioni del sindaco.