Milano
Benelli: “Pisapia sia garante del futuro di Milano”
di Fabio Massa
Daniela Benelli è l’assessore alla Casa del Comune di Milano. Eletta come indipendente in Sel, spiega ad Affari: “Ad oggi non penso di ricandidarmi. Pisapia? Sia il garante del futuro di Milano…” L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Assessore Benelli, partiamo da lei: si ricandida?
Diciamo che ad oggi non sono orientata a farlo. Avevo preannunciato che questo era l’ultimo mandato. Largo ai giovani.
Che cosa ne pensa di Sel? Aderirà al nuovo progetto?
In questo momento è difficile dirlo. Bisogna capire qual è il nuovo progetto. Chi aderirà, quali saranno i valori, come sarà strutturato.
A proposito di Sel, si vociferava un tempo di una certa freddezza con i vertici cittadini del partito…
Io sono stata aderente alle questioni che mi veniva richiesto di risolvere da parte della città. Se il mio lavoro ha soddisfatto oppure no i vertici di Sel dovranno dirlo io. Di certo io non ho subordinato il mio lavoro al partito, ma ai bisogni. Sono stata eletta come indipendente in Sel, e poi ho dato la mia adesione, ma ho sempre lavorato secondo coscienza. Detto questo ho l’impressione che ci siano due anime in Sel: quella di governo e quella di opposizione a sinistra. Il sindaco ha spiegato molto bene qual è la sua vocazione: una sinistra di governo. Sono d’accordo con lui.
Un suo collega, l’assessore al Commercio D’Alfonso ha rilasciato a Repubblica una intervista nella quale dice che Pisapia deve scegliere il suo successore.
Sono d’accordo con la parte della sua intervista nella quale dice che è importante avere una connessione tra l’amministrazione uscente e quella futura. Il che non vuol dire che ci deve essere una riproposizione, ma uno sviluppo, un’evoluzione, che però non può prescindere dall’esperienza fatta. In questo senso capisco che D’Alfonso invochi il ruolo del sindaco come garante del futuro di Milano.
Ma il perimetro della coalizione deve essere questo?
La vecchia coalizione, quella dell’amministrazione in carica, è ampia e trasversale. Credo che sarebbe opportuno e forse anche necessario per vincere, che si avesse una tale ampiezza di spettro anche per il 2016. Direi che la coalizione deve rimanere il più possibile ampia come è adesso.
Torniamo a D’Alfonso: lui non sceglie né Majorino né Fiano. E lei?
Come in tutte le competizioni, bisogna capire quali sono i candidati per scegliere. Vorrei esprimermi quando ci saranno tutte le opzioni aperte. Sapendo però, e questo vorrei dirlo chiaro e forte, che ci deve essere una condizione preliminare: chi aderisce alle primarie deve avere un gradimento di massima su tutti i candidati. Non vogliamo fare la fine di Genova. Detto questo, io sceglierò chi può vincere, non chi ha più affinità con me.
Tuttavia lei è di sinistra, probabilmente propenderà per l’opzione più di sinistra, no?
Che io sia di sinistra è fuori discussione. Ma questo non vuol dire che mi richiuderò, e spero che non lo faccia nessuno, nella preferenza personale. Tutti dovrebbero sforzarsi di fare il ragionamento sul dopo. Dobbiamo vincere le elezioni, non scegliere chi è più affine a noi.
Parliamo di due temi amministrativi. Il decentramento è fermo.
Quando assunsi la delega alla Casa il decentramento passò in competenza al consiglio. Detto questo, se Pisapia dovesse chiedermi di dargli una mano, lo farò volentieri.
E sulla casa? Ritiene di aver fatto abbastanza?
Io ho ricevuto dal sindaco la delega nella primavera 2013. E sinceramente faccio fatica a pensare che si potesse fare più di quello che abbiamo fatto. Abbiamo cambiato il gestore da Aler a MM sulle case di nostra proprietà. In neanche un anno di gestione i segnali sono stati importanti e ancora ce ne saranno. Qui il saldo è totalmente positivo. Certo, non sono contenta della situazione delle altre case, quelle di Aler. Vedo una situazione critica, ma credo che la responsabilità sia della Regione Lombardia, prima di tutto. Non so se ha la consapevolezza del problema e la voglia di pensare a come risolvere i problemi del comparto. E poi mi faccia dire…
Prego.
Sono invece molto contenta di due eventi storici. Il primo è quello che ha portato noi e la Regione Lombardia a mettere sul Lorenteggio il patrimonio di un finanziamento europeo per la riqualificazione. Il secondo è l’istituzione di una agenzia per il mercato privato degli affitti calmierato.
@FabioAMassa