Milano
Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 con “La Città illuminata”

Il Dossier si articola in quattro aree su cui saranno realizzati iniziative ed eventi che renderanno Bergamo e Brescia protagoniste
“È la prima volta che Capitale italiana della Cultura non è una sola città, ma due — commenta il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori — che lavorano insieme. Il progetto nasce dalla pandemia, ma è proiettato al rilancio, guarda al futuro: la Cultura si pone come un catalizzatore di energie che va oltre la dimensione dei mondi soliti della cultura. L’idea di fondo è che la cultura faciliti la crescita del territorio nelle sue diverse accezioni: parliamo anche di formazione, imprenditorialità, con la cultura che diventa uno strumento di comprensione della complessità del mondo, la cultura che diviene un fattore di crescita anche economica di una società.” “Vogliamo qualcosa di più – continua Gori – di una vetrina e una lunga rassegna di eventi. Pensiamo che questa sia un’occasione per progettare pezzi di futuro del territorio, mettendo al centro il tema dell’innovazione e della sostenibilità ambientale: quando parliamo di cultura parliamo anche di due territori che hanno due università, che sono all’avanguardia nella ricerca, applicata all’industria, ma anche alla sanità, e che stanno sviluppando idee nuove, per esempio nel caso di Bergamo un grande progetto di ripensamento del welfare territoriale e di transizione ecologica.”
Emilio Del Bono, sindaco di Brescia: “Da città manifatturiere e industriali a unica capitale italiana della cultura. Il percorso avviato ormai due anni fa si fa sempre più concreto e oggi, con la presentazione del dossier al ministro Franceschini, aggiungiamo un altro tassello di questa lunga strada. Brescia e Bergamo hanno dimostrato di saper apprezzare la bellezza e l'estrema importanza della cultura e, soprattutto, di saperle dare lo spazio che merita per far sì che anche i nostri concittadini possano goderne. In questo ultimo anno di lavoro avremo bisogno del sostegno e del supporto di tutte le realtà che vorranno abbracciare il progetto per renderlo davvero un grande appuntamento per tutto il territorio, non solo per il 2023.”
Giovanni Bazoli, presidente emerito Intesa Sanpaolo: “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è il risultato dell’alleanza tra due città che dalla drammatica esperienza della pandemia hanno tratto forti motivazioni per impegnarsi in un progetto di alto valore culturale, sociale ed economico. Intesa Sanpaolo, tradizionalmente vicina alle comunità di riferimento e fortemente convinta che la cultura sia indispensabile fattore di progresso e coesione sociale, apprezza e sostiene questa importante iniziativa.”
Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo: “Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 rappresenta un momento privilegiato per rafforzare la capacità del territorio di fare sistema e investire su un ambito che per il nostro Paese costituisce un asset strategico, a livello economico e sociale. In questa occasione Fondazione Cariplo, insieme alle Fondazioni Comunitarie di Bergamo e Brescia, ha voluto sostenere, con un’apposita iniziativa che mette a disposizione 3,5 milioni di euro, soprattutto quelle attività che permettono di andare verso le persone e ampliare l’offerta e la partecipazione culturale a chi solitamente ha meno occasioni di accesso alla cultura. Davanti alle grandi trasformazioni e ai divari che si stanno acuendo nella nostra società, è sempre più importante favorire occasioni di cultura condivisa per costruire un significato che avvicini le persone e le faccia sentire parte di una stessa comunità.”
Stefano Baia Curioni, professore associato presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche Università L. Bocconi, curatore del progetto: “L'esperienza di costruzione del Dossier è stata davvero interessante e collettiva. Le due città hanno risposto alla sfida di proporsi come UNA capitale della cultura mettendo in luce l'idea di "crescere insieme", che significa Bergamo e Brescia, ma anche arti e imprenditorialità, scienza e umanesimo, disegnando un progetto che davvero "mette in luce" la cultura. Per questo si è intitolato la città illuminata: perché consente di vedere bene il ruolo centrale della cultura, dell'umanesimo e della scienza, per lo sviluppo. Quest'ultimo si nutre infatti del coraggio (agire seguendo il cuore) di credere nell'umanità.”
Enrico Pazzali, presidente comitato “Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023”: “Questo dossier è il risultato di un lungo lavoro che ha avuto come obiettivo quello di costruire un progetto ambizioso che permetterà alle due città di esprimere al meglio le loro identità e al tempo stesso di presentarsi con una nuova proposta culturale. Dopo questi anni difficili l’idea di “cultura come cura” ci è sembrata la via più giusta da seguire per sanare lo strappo sociale che si è creato. Siamo convinti che sarà un anno ricco di eventi importanti su tutto il territorio che servirà per il rilancio anche economico dell’intera area. Bergamo Brescia capitale italiana della cultura è una iniziativa che diventa sempre più concreta grazie alla efficiente collaborazione in corso tra istituzioni pubbliche e private a cui va il mio ringraziamento per l’impegno e l’aiuto che ci stanno dando.”













