Bergamo, da chiesa a moschea: Regione prova a bloccare tutto
Il caso della chiesa degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo, che si e' aggiudicata all'asta l'Associazione musulmani, arriva in Consiglio regionale. Sulla chiesa la Regione Lombardia ha deciso di esercitare la prelazione, dopo che i musulmani hanno annunciato l'intenzione di farla diventare una moschea. Questa mattina l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha risposto a due interrogazioni presentate dal M5s e dai Lombardi civici europeisti. Gallera ha assicurato: "Ci stiamo muovendo con il rispetto alle normative" e "agiremo quando saremo chiamati a farlo secondo la tempistica".
L'intervento dell'assessore, pero', non ha soddisfatto le opposizioni. Per il consigliere regionale dei Lombardi civici europeisti, Niccolo' Carretta, "la Regione si arrampica sugli specchi ma il pasticcio non si chiudera' facilmente". Secondo il consigliere "il presidente Fontana ha annunciato di voler esercitare un presunto diritto di prelazione, offrendo una cifra superiore alla base d'asta per riassegnarlo in forma diretta alla comunita' ortodossa. Dalla riposta data oggi in aula da Gallera pero' le promesse di Fontana non paiono affatto certe. Anzi la possibilita' che la cappella ritorni agli ortodossi appare remota. Senza contare che l'atto, non e' affatto detto sarebbe approvato dalla Corte dei Conti".
Critico anche l'intervento del consigliere Pd, Jacopo Scandella: "Cio' che e' accaduto a Bergamo potrebbe ripetersi in qualsiasi altro luogo perche' con questa legge, che rende impossibile l'edificazione o la trasformazione di edifici in luoghi di culto riconosciuti, tutti i luoghi di culto diventano estremamente ambiti e le varie confessioni continueranno a contenderseli. Perche' questo non accada occorre cambiare la legge regionale e garantire a tutti la liberta' di culto".