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Bergamo, il grido dei medici: "Coronavirus, scenari da apocalisse"
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Bergamo, il grido dei medici: "Coronavirus, scenari da apocalisse"

"I dati sui pazienti infetti da Coronavirus sono sottostimati di almeno 5 volte nella provincia di Bergamo". A denunciarlo e' Paola Pedrini, segretaria per la Lombardia della Federazione italiana medici di medicina generale. Secondo Pedrini anche i numeri dei decessi imputati al contagio sono sottostimati. In base al ragionamento del medico di famiglia, se e' vero che la platea dei positivi e' piu' ampia, anche la percentuale dei deceduti a Bergamo di conseguenza dovrebbe essere piu' bassa di come appare. Gia' ieri la stessa Pedrini, tramite l'organizzazione che dirige, aveva inviato una diffida all'ATS di Bergamo, alla Regione Lombardia e al Ministero della Salute, per chiedere che i medici della categoria "siano forniti di dispositivi di protezione individuale a norma e adeguati nel numero", e che i medici "siano tutti sottoposti a tampone e, in caso di positivita', lo siano anche i familiari e conviventi". L'associazione ha chiesto inoltre "l'arruolamento dei medici di continuita' assistenziale, ovvero le guardie mediche, sempre forniti di adeguate protezioni".

Guido Marinoni, presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, con Adnkronos è stato ancora più duro:  "La situazione dei medici di famiglia nell'area di Bergamo, alle 12 di oggi (martedì, ndr), è di 118 ammalati o in quarantena su un totale di circa 600. Abbiamo avuto anche un morto, Mario Giovita, 65 anni. Senza contare diversi camici bianchi anziani e noti nel mondo medico bergamasco che sono morti in questi giorni. Tutti gli anziani se ne stanno andando qui. Non ci sono più posti all'obitorio dove mettere le salme. Uno scenario da apocalisse".  "Dei medici di famiglia ammalati, 23 non sono stati sostituiti, ma tutti sono coperti dalla continuità assistenziale che è stata attivata anche in versione diurna ad Albino, Alzano, Bergamo, Gromo, Treviglio, Vilminore di Scalve, Dalmine, Trescore e Zogno, con l'aiuto dei medici militari".

Gori: "Decessi quattro volte superiori rispetto a un anno fa"

"Nella prima quindicina di marzo, il numero dei decessi e' quattro volte superiore allo stesso periodo dell'anno scorso". Lo ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ad Agora', spiegando come e' arrivato a questa conclusione: "Ieri telefonando ad alcuni sindaci ho messo insieme un campione che e' indicativo di 13 comuni". "In questi giorni - aggiunge - tutti gli amministratori locali contano un numero di decessi nei loro comuni molto superiore a quello che viene attribuito ufficialmente al virus, e molto superiore a quello di questo periodo un anno fa o due anni fa". Ci sono anziani che non vanno in ospedale, si muore in casa? "Purtroppo e' cosi' - ammette Gori - non tutti possono essere portati in ospedale in questo momento, spesso sono persone che hanno gia' condizioni cliniche difficili, sono persone molto anziane, ma certamente oltre al triste conteggio dei decessi che viene diffuso dalle fonti ufficiali ci sono tante altre persone che stanno morendo in casa, o nelle case di riposo". Quanto ai tamponi "andrebbero fatti in massa ma credo non sia possibile. I cittadini si devono sentire responsabili e devono stare a casa" ha concluso.

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