Milano
Bergamo, imprenditore ucciso dall'ex fidanzato della figlia per una Clio
Il 22enne Luca El Makkaoui ha confessato l'omicidio di Anselmo Campa al culmine di una lite sull'utilizzo di una Renault Clio
Bergamo, imprenditore ucciso dall'ex fidanzato della figlia per una Clio
E' stato l'ex fidanzato della figlia maggiore ad uccidere l'imprenditore Anselmo Campa. Il 56enne di Grumello del Monte, Bergamo, è stato assassinato da Luca El Makkaoui, 22 anni, nato a Bergamo da genitori di origini marocchine, incensurato, che è stato fermato all'alba di domenica 24 aprile dai carabinieri di Bergamo.
Grumello, la lite esplosa per l'utilizzo della Renault Clio
Avrebbe aggredito il padre dell'ex fidanzata Federica al culmine di una lite, pare l'ennesima, scoppiata per alcuni dissidi tra i due e in particolare per l'utilizzo da parte del ventiduenne di un'auto, una Renault Clio, che Campa aveva comprato e dato alla figlia maggiore e a lui, quando stavano assieme, ma che El Makkaoui aveva continuato a utilizzare anche in seguito, benche' l'imprenditore volesse ora venderla a un conoscente.
Omicidio di Grumello, la confessione di El Makkaoui
Come riferisce Ansa, dopo un'iniziale approfondimento sulla pista di un furto degenerato, gli inquirenti si sono concentrati sui familiari di Campa e hanno ricostruito gli spostamenti di El Makkaoui. Interrogato, si e' contraddetto e alla fine e' crollato, confessando l'omicidio ai carabinieri e al sostituto procuratore Maria Esposito. Ha fatto anche trovare l'arma del delitto, un martello che aveva nascosto in un'area boschiva nei pressi del fiume Oglio e gli abiti, ancora insanguinati, che indossava al momento dell'omicidio. Non solo: recuperati sul luogo di lavoro anche il portafogli di Campa e le chiavi della sua auto.
Il giovane, terminate le formalita' e' stato condotto stamattina nel carcere di via Gleno a Bergamo, dove nei prossimi giorni verra' sottoposto all'interrogatorio di garanzia.
Chi era l'imprenditore Anselmo Campa
Anselmo Campa era socio di maggioranza della "TTG Srl", ditta che si occupa di trattamenti termici dei metalli con sede a Cologne, nel Bresciano, mentre il resto delle quote appartengono alla sorella Donatella e al marito di quest'ultima. Proprio venerdi' mattina, i tre parenti si sarebbero dovuti trovare dal notaio per formalizzare la cessione delle quote di Campa a sorella e cognato, a fronte del pagamento al cinquantaseienne di 600mila euro (di cui centomila di acconto gia' consegnati). Ma Campa non si e' potuto piu' presentare all'incontro perche' ucciso tre giorni prima dall'ex fidanzato della figlia, a cui i carabinieri sono arrivati anche visionando le immagini di decine di telecamere della zona e dopo aver interrogato numerosi parenti e amici della vittima.