Milano
Bergamo: inchiesta sul Covid, Comune si schiera con i parenti delle vittime
l sindaco Giorgio Gori ha fatto sapere di essersi schierato con i cittadini del comitato 'Noi denunceremo'
Bergamo: inchiesta sul Covid, Comune si schiera con i parenti delle vittime
"La Giunta del Comune di Bergamo ha deliberato di dichiarare il Comune persona offesa" nell'indagine preliminare della Procura di Bergamo per epidemia colposa sulla pandemia da Covid-19. "Se la Procura decidera' di promuovere l'azione penale, con il rinvio a giudizio, allora il comune si costituira' parte civile". Lo ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, questo pomeriggio durante una conferenza stampa su zoom. Un passo "giustificato e necessario", ha aggiunto Gori, visto anche "l'eccezionale impatto" della pandemia su Bergamo e "visto l'elevato numero di vittime".
L'alto numero delle vittime e l'anomala dimensione del tasso di letalita' del Covid19 in Italia e in particolare nella citta' di Bergamo suggerisce la necessita' che il Comune, come rappresentante degli interessi e dei diritti dei propri cittadini, e in forza del suo stesso Statuto che agli articoli 1 e 4 lo individua quale soggetto che "rappresenta la propria comunita' e ne cura gli interessi" e che "garantisce i diritti della propria comunita'", dichiari la propria presenza nel procedimento penale per epidemia colposa pendente avanti la Procura della Repubblica del Tribunale di Bergamo. "Si tratta di un atto - ha sottolineato il sindaco Gori - che esercitiamo consapevolmente in nome di un'intera comunita' duramente colpita che vuole innanzitutto conoscere le ragioni di cio' che e' accaduto. Con questo gesto il Comune vuole dire ai suoi cittadini - e in primo luogo a chi ha sofferto la perdita di famigliari o di persone care - che intende rappresentarne il diritto a conoscere l'effettivo svolgimento dei fatti, e offrire se necessario il proprio contributo all'accertamento della verita', e qualora emergessero delle responsabilita' penali, a rappresentarne gli interessi per ottenere il giusto risarcimento".