Bergamo, nate 2 gemelline siamesi unite all'addome. Fegato condiviso
Condizioni neonate stabili, ma prognosi resta riservata. Le gemelline siamesi sono unite all'addome e condividono il fegato
BERGAMO: NATE DUE GEMELLINE SIAMESI UNITE ALL'ADDOME
Sono venute alla luce la mattina di mercoledì 23 agosto, estratte insieme dal grembo materno durante il parto cesareo programmato dai medici alla 35esima settimana di gestazione. Sono due gemelle siamesi, le prime "a memoria d'uomo nate all'ospedale di Bergamo". A confermare l'evento è l'Asst Papa Giovanni XXIII che riferisce anche sulle condizioni di mamma e neonate: "La mamma - spiega l'ospedale - sta bene". Le condizioni delle piccole "sono stabili, ma la prognosi resta riservata" e i medici non si sbilanciano sulle prossime fasi del percorso terapeutico. Secondo quanto riporta il quotidiano 'L'Eco di Bergamo', che ha dato per primo la notizia della nascita, le gemelline nate da mamma italiana sarebbero unite nella zona dell'addome e condividerebbero il fegato.
LE DUE GEMELLINE SIAMESI CONDIVIDONO IL FEGATO
L'intervento per farle venire al mondo è durato un'ora e 20 minuti, è iniziato alle 9 per concludersi alle 10.20 e in sala c'erano i ginecologi Nicola Strobelt, responsabile della Medicina materno-fetale del 'Papa Giovanni', Stefano Comotti, Luisa Patané e Marco Carnelli; gli anestesisti Maurizio Candiano e Chiara Viviani; e le ostetriche Bruna Pasini, Jessica Sangaletti e Maria Teresa Asperti. E' stato necessario eseguire un'incisione longitudinale sull'addome materno e sull'utero a T rovesciata, quindi sia in orizzontale che in verticale, in modo da creare uno spazio sufficientemente ampio da consentire un'agevole estrazione di due neonati insieme. Alla mamma è stata somministrata un'analgesia combinata sia spinale che peridurale, per garantire un miglior controllo del dolore anche nel periodo post-operatorio.
Immediatamente dopo la nascita, le bambine sono state assistite dagli operatori della Patologia neonatale guidati dal direttore Giovanna Mangili e dal suo vice, Maurizio Giozani, e dalle coordinatrici infermieristiche Vilma Ruggeri e Maria Fornoni. Nessuno degli operatori presenti aveva assistito prima a un parto siamese (in letteratura viene riportata un'incidenza di un caso di gemelli siamesi ogni 200 mila nascite) e per questo - sottolineano dall'ospedale - e per consentire un'estrazione, un'assistenza e un trasporto in sicurezza delle neonate in Terapia intensiva neonatale, nei giorni precedenti alla nascita tutte le operazioni sono state simulate più volte. Così l'ospedale, nel cui Reparto di Ostetricia e ginecologia diretto da Luigi Frigerio nascono più di 4 mila bebè ogni anno (quasi la metà delle gravidanze seguite presenta fattori di rischio), si è preparato all'arrivo delle piccole speciali. Ora per volontà della famiglia non verranno diffuse ulteriori informazioni.