Bergamo, svastiche e minacce sui muri di casa del giornalista Berizzi
Nuove scritte minacciose condite da svastiche nell'androne di casa del giornalista Paolo Berizzi: "Se pensate di intimidirmi vi sbagliate"
Bergamo, svastiche e minacce sui muri di casa del giornalista Berizzi
"Mani vigliacche mi hanno dato il buongiorno così. Scritte su portone e androne di casa (l'anno scorso mi avevano fatto l'auto).Appena intervenute Digos e Scientifica. Se pensate di intimidirmi e fermarmi vi sbagliate. Siete solo codardi che si muovono di notte come topi di fogna": con queste parole, corredate da eloquenti foto, il giornalista Paolo Berizzi ha anunciato su Twitter il nuovo attacco che ha subito da parte di ignoti, nell'androne della sua abitazione a Bergamo. L'inviato di Repubblica ha subito ormai una lunga serie di minacce e atti intimidatori, alcuni dei quali rivendicati dai militanti di Do.Ra., il gruppo neonazista di Varese, sotto inchiesta da parte della Procura di Busto per tentata ricostituzione del partito fascista, e dal Manipolo Avanguardia di Bergamo, affiliato a Do.Ra. Le intimidazioni sono andate aumentando dopo la pubblicazione del libro "Nazitalia".
L'Anpi ha twittato la propria solidarietà: "Piena e appassionata solidarietà dell'Anpi e della redazione del suo periodico Patria Indipendente al giornalista e amico Paolo Berizzi. Il fascio-vigliacchismo è destinato a perdere. La storia parla chiaro. Andiamo avanti, uniti, con la battaglia culturale e con le denunce".
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