Milano
Besozzi, curva stretta su Serravalle: Maroni vuole mantenere Sarmi
Paolo Besozzi vede in bilico la sua promozione in Serravalle, al crocevia del confronto sempre più acceso nel centrodestra lombardo
di Fabio Massa
L’hanno visto un po’ tutti, martedì in consiglio regionale, vagare un po’ agitato in cerca di conferme. Paolo Besozzi, l’ingegnere di Gavirate, già alla guida di Infrastrutture Lombarde, posti che ha dovuto lasciare per una osservazione dell’Anac, pare - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it - sia un po’ preoccupato per la sua promozione in Serravalle al posto di Massimo Sarmi. Preoccupato prima di tutto per una questione squisitamente normativa: basta leggere l’articolo 7 del Decreto Legislativo 39 del 2013. Certo, è battaglia di pareri, e quindi gli avvocati sono in campo. Certo, l’ingegnere punta al posto di massimo Sarmi perché è quello con più deleghe operative e con lo stipendio più corposo. Una soluzione che però pare stia prendendo piede nelle segrete stanze è un cambio al vertice invece con Maura Carta, la presidente vicinissima all’europarlamentare Stefano Maullu, che la volle a tutti i costi chiedendo un impegno deciso da parte di Mariastella Gelmini. L’interrogativo è se davvero la Gelmini avrà la voglia e la forza di impegnarsi nella sua riconferma con Maroni, in un momento decisamente difficile, nel quale la Lega Nord sta mettendo sotto accusa il governatore per lo scarso rendimento di Varese. “Saziare” gli appetiti del Carroccio con una presidenza a Besozzi e la riconferma di Sarmi potrebbe essere una soluzione che tra l’altro non espone a imbarazzanti possibili ulteriori rilievi dell’Anac. Tanto più che Mariastella Gelmini è alle prese con l’assessorato alla Sanità, che andrà prevedibilmente entro fine settimana a Giulio Gallera, e con una situazione interna quantomai fluida. Tanto fluida che si vocifera in giro che il capodelegazione Alessandro Sorte abbia dovuto disdire un viaggio in Cina prenotato da lungo tempo per seguire una situazione quantomeno pericolosa, o comunque pregna di aspettative: del resto il 20 per cento di Milano gli azzurri lo vorrebbero capitalizzare il più possibile.
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