Milano

Bilancio Expo 2015, Regione si astiene. Sala: "Voto politico"

Expo, approvazione del Bilancio con caso politico. Beppe Sala: "Siamo in campagna, però..."

Francesca Brianza, assessore regionale e rappresentante del Pirellone nel cda dell'assemblea dei soci di Expo, si astiene sull'approvazione del rendiconto 2015. E la polemica si fa politica. L'assemblea si è riunita ieri ed ha ratificato il rendiconto. I dati più significativi? La perdita di 23,81 milioni di euro compensata dal valore del patrimonio netto positivo per 30,7 milioni. "Nel Bilancio appena votato non solo non si registra quell’assorbimento dei 78 milioni di euro di perdite ereditate dagli anni precedenti che lo stesso Sala aveva previsto a fine 2014 ma se ne aggiungono addirittura delle altre, pari a 23,8 milioni di euro relative all’esercizio 2015, per una perdita cumulata di oltre 100 milioni", ha spiegato Roberto Maroni.

Ma molti hanno visto la scelta di Regione come una mossa politica a una settimana dal voto, che vede Mr Expo candidato sindaco per il centrosinistra: "Quello della Regione mi sembra più un voto politico che da azionisti - commenta lo stesso Beppe Sala -, anche perché sino ad ora nessuno aveva mai eccepito alcunché. In fondo questo pronunciamento spazza via mesi di inutili polemiche sui conti, che sani erano nei mesi passati e così oggi (ieri, ndr) escono dall’assemblea. Ciò detto, la collaborazione tra istituzioni su Expo e sul dopo Expo c’è stata e ci sarà sempre. Adesso siamo in campagna elettorale, sono il primo a capirlo. E lo dico serenamente". Aggiunge il ministro Maurizio Martina: "Nel merito la scelta della Regione è incomprensibile dato che i soci hanno sempre lavorato insieme su tutto, seguendo passo passo ogni aspetto. Si spiega solo come mossa elettorale, non so quanto furba. Noi invece continueremo a garantire il massimo sforzo unitario delle istituzioni a ogni livello, restando coerenti col nostro approccio".

HUMAN TECHNOPOLE, LE UNIVERSITA': "NON CI SIA SOLO L'IIT DI GENOVA" - Nel frattempo si apre un altro fronte, con la conferenza dei rettori delle università italiene che invia una lettera al Governo in cui si chiede che sia rivista la composizione del vertice dello human Technopole che dovrebbe sorgere nell'area di Rho, affinchè non sia lasciato tutto nelle mani dell'Iit di Genova Una revisione della governance appare sempre più probabile, nel dibattito aperto dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha incontrato il sostegno dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il nodo è legato alla concessione di fondi ingenti (1,5 miliardi in dieci anni) che sarebbero attualmente destinati ad un unico sogggetto privato individuato senza valutazioni comparative. Della partita vorrebbero fare parte anche Cnr e altri atenei pubblici.







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