Milano
Bimbo ucciso di botte dal padre, si valuta la posizione della madre
Ancora poco chiare le dinamiche dell'omicidio, si indaga sulle violenze subite dal piccolo e sul ruolo avuto dalla madre nella vicenda
Bimbo ucciso di botte dal padre, si valuta la posizione della madre
Sono in corso valutazioni sulla posizione della madre del piccolo Mehmed, il bambino di due anni e 5 mesi ucciso lo scorso 22 maggio, in via Ricciarelli, in zona San Siro, a Milano, dal padre Aljica Hrustic, 25enne di origini croate. I primi risultati dell'autopsia sul bimbo attesterebbero che il piccolo e' morto per un trauma cranico provocato da una botta in testa. La cosa però non combacia con quanto dichiarato dal padre. L'uomo ha infatti raccontato di avere dato al figlio "un calcio sul petto" e il bambino aveva effettivamente una costola rotta. Sembra però che quel calcio non sia stato la causa della morte. A fine di luglio si saprà il risultato della relazione autoptica del medico legale nominato dal pm che potrebbe chiarire la dinamica dei fatti. Resta da capire infatti se il bambino abbia subito violenze anche nei giorni precedenti alla sua morte. Per questo si sta anche valutando il ruolo della madre nella storia.
Nel momento in cui la polizia è arrivata nell'appartamento della tragedia, il corpicino di Mehmed era ricoperto da lividi e i piedi erano fasciati, coprendo escoriazioni da scottature di sigarette. Ieri, nella citta' di origine di Hrusic, in Croazia, si sono svolti i funerali. La madre del piccolo, incinta, si trova ora in una struttura privata, mentre le altre due figlie di 3 anni e 1 anno, sono ospitate in una struttura per minori.
Prevista una perizia psichiatrica sull'uomo, in cella a San Vittore da circa un mese. L'uomo faceva uso di droga e, fuggito poco dopo l'omicidio, avvenuto intorno alle 3 del mattino del 22 maggio, aveva poi chiamato il 112 attorno alle 5, segnalando agli agenti che in via Ricciarelli 22 c'era un bambino che non respirava piu'. Fermato attorno alle 12,30 in zona Giambellino, con le altre due figlie.