"Black (migrant) lives matter": scontro Sardine-Comune di Milano - Affaritaliani.it

Milano

"Black (migrant) lives matter": scontro Sardine-Comune di Milano

No all'installazione delle Sardine con la scritta "Human - black - migrant lives matter": la modifica della frase porta il Comune di Milano a bocciare l'idea

"Black (migrant) lives matter": scontro Sardine-Comune di Milano

"AAA coraggio cercasi": inizia così il polemico post pubblicato ieri sul profilo facebook ufficiale del movimento delle Sardine, che racconta l'esito negativo delle interlocuzioni con il Comune di Milano per la realizzazione di una grande scritta a sostegno del movimento "Black Lives Matter". Una installazione proposta prima a Roma e poi nel capoluogo lombardo, "per testimoniare e dare voce a chi ogni giorno subisce ingiustizie per via del colore della propria pelle, del luogo in cui è nato o delle mancate possibilità che ha avuto nella vita", come spiegano gli organizzatori che allegano una immagine digitale del risultato finale. "Abbiamo il materiale per fare la scritta, abbiamo il progetto grafico, abbiamo i volontari e l’entusiasmo, ma siamo stufi di andare in giro per l’Italia a elemosinare permessi e autorizzazioni per quello che riteniamo essere un messaggio sacrosanto e l’inizio di un serio dibattito sulle nuove cittadinanze.  Se conoscete qualche amministratore disposto ad ospitare quest’opera e condividere pubblicamente il rifiuto della politica sovranista fate un fischio.  L’asfalto non manca in Italia,  sul coraggio, invece, possiamo migliorare".

Ma da cosa è nato il "no" del Comune di Milano? Secondo quanto ricostruisce il quotidiano Il Giorno, l'accordo era praticamente pronto e l'installazione avrebbe trovato posto alla Biblioteca degli Alberi in Porta Nuova. Ma a fermare tutto è stato il fatto che la proposta iniziale di scrivere "Black lives matter" sarebbe stata trasformata in un secondo momento in "Human - black - migrant lives matter", dando una sfumatura diversa al messaggio. Così il sindaco Beppe Sala e l'assessore Filippo Del Corno avrebbero fermato tutto.








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