Milano
Blackout challenge fatale a Milano, Mattarella: "Non si può morire per gioco"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda Igor Maj, 14enne milanese morto impiccato partecipando a una folle sfida sul web
Blackout challenge fatale a Milano, Mattarella: "Inaccettabile morire per gioco in chat"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto ieri un pensiero al 14enne milanese Igor Maj, morto per essersi cimentato nel folle gioco del Blackout challenge, che consiste nel raggiungere volontariamente il soffocamento per privarsi dell'ossigeno per periodi sempre più prolungati. E' stato trovato impiccato senza vita, il pc ancora acceso e connesso ad alcuni siti che illustravano questo e altri "giochi". "Le connessioni digitali - ha detto Mattarella - sono grandi finestre aperte sul mondo, e sul nostro tempo. Ma esiste anche un lato oscuro della rete. Non è accettabile che un ragazzo di quattordici anni muoia in conseguenza di un'emulazione in un gioco perverso in chat. Sono vicino -ha aggiunto il Capo dello Stato- al profondo dolore della famiglia del giovane Igor Maj per questa morte assurda e crudele. Dobbiamo chiederci che cosa va fatto per evitare tragedie di questo genere. Le fragilità dei nostri giovani devono poter essere accompagnate e sostenute, poste al riparo da insidie gravi, talvolta mortali, veicolate sulla rete. Le famiglie non possono essere lasciate sole in questa opera. La scuola può far molto per aiutarli. I giovani corrono avanti. Gli adulti, tuttavia, devono cercare di tenere il loro passo e di accompagnarli. Il web è spazio di libertà e, per definizione, non merita censure. Ma non deve, in alcun modo, trasformarsi in un mondo parallelo e incontrollato in cui succede impunemente di tutto. Una comunità che si rispetti deve saper proteggere i propri giovani da simili insidie. Governo e Parlamento -ha concluso Mattarella- sono chiamati ad affrontare questo problema sociale".