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Boccalini (Taxiblu): "Dl semplificazione ripristina l'ordine"
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Boccalini (Taxiblu): "Dl semplificazione ripristina l'ordine"

Recenti notizie di stampa riferiscono che nella conversione del testo del decreto semplificazione in legge il governo gialloverde accoglierà in toto le richieste dei tassisti respingendo dunque quanto invece avanzato da Ncc e Uber. Su questo, il presidente di Taxiblu 02-4040 Emilio Boccalini fa tuttavia qualche puntualizzazione: “Sostenere che il recente Decreto semplificazione così come riportato dalla testata online businessinsider, voglia sostenere i soli Taxi a scapito di tecnologia e concorrenza nel settore mi sembra quantomeno azzardato. Non è quello che riporta la Legge e chi ci conosce sa quanto ad esempio quanto sulla tecnologia abbiamo investito e stiamo investendo quotidianamente. Dire poi che la Legge non tenga conto di come si lavora, così come riportato nello stesso articolo già citato, significherebbe dire che le stessi leggi andrebbero fatte sulla base dell’organizzazione del lavoro. La realtà è che ad esempio anche la Bolkestein ha escluso i noleggi e i Taxi perché sono un servizio pubblico locale. Già portarlo a livello provinciale potrebbe voler dire “svuotare” alcuni paesi del servizio Taxi che confluirebbero nelle grandi città e nei capoluoghi, farlo a livello nazionale come richiesto da altri vorrebbe dire praticamente azzerare le possibilità di mobilità di questo tipo nelle realtà più piccole e un sovraffollamento nei grandi centri".

"Così come scritto – prosegue Boccalini- il Decreto sembra essere fatto bene, un giusto compromesso tra le esigenze dei Taxi e dei noleggiatori, quelli veri, non quelli che vogliono fare altro. Proprio i noleggiatori credo saranno infatti contenti di vedersi togliere la concorrenza di altri che magari avevano preso la licenza in piccoli comuni distanti per poi confluire nei capoluoghi o nei grandi centri per lavorare. Ricordo infatti che il servizio Taxi e quello di NCC sono comunali e diventeranno forse provinciali, quindi deve essere l’ente preposto a stabilire le licenze che devono essere presenti sul territorio di riferimento. La pianificazione non la devono fare gli operatori del mercato ma gli amministratori. Altrimenti non possiam0 parlare di servizio pubblico”.

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