Boccassini: figlia indagata per omicidio stradale. Ma nessuno parla...
La figlia di Ilda Boccassini e Alberto Nobili ad ottobre urta con lo scooter un 61enne provocandone la morte. Ma la notizia non viene fatta trapelare
Boccassini: figlia indagata per omicidio stradale. Ma nessuno parla...
La figlia di Ilda Boccassini e Alberto Nobili indagata per omicidio stradale. E scoppia la polemica perchè sul tragico investimento, avvenuto il 3 ottobre a Milano, fino a ieri c'era stato un insolito riserbo che aveva impedito ai media di apprendere e divulgare le generalità delle persone coinvolte. Tutto è avvenuto in viale Monte Nero. Alice Nobili, 35 anni, urta con il proprio scooter sulle strisce pedonali il 61enne Luca Voltolin, medico infettivologo e dirigente della sanità pubblica, da febbraio responsabile dell'assistenza extraospedalierà ai malati di Hiv per conto dell'Ats di Milnao. Morirà al Policlinico dopo sei giorni di coma. Alice Nobili finisce indagata per omicidio stradale ma nessuno, tra ambulanze, ospedali, magistrati di turno, polizia locale, forze dell’ordine, prefettura, divulga informazioni sui fatti. Ne riesce a scrivere solo ieri il quotidiano Libero.
E il caso esplode. Perchè l'Usb, sindacato di base dei vigili urbani, solleva alcuni interrogativi sulle procedure adottate, spalleggiato dal "Comitato verità e giustizia per Barbato”, che sostiene Antonio Barbato, l’ex capo dei ghisa avvicendato dal sindaco Sala col dirigente di polizia giudiziaria Marco Ciacci. Sindacato e comitato sostengono che sul posto quel 3 ottobre si sarebbe recato lo stesso Ciacci, già collaboratore della Boccassini quando dirigeva la sezione di polizia giudiziaria della Procura. Una "violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici", è l'accusa. Alla quale l'Usb ne aggiunge un'altra, come riporta il quotidiano Il Giorno: "A fine ottobre è stato richiesto l’intervento di ben sei pattuglie in emergenza, oltre pare a 2 auto della Polizia di Stato per un furto nell’appartamento di un alto dirigente del Comune. Le poche risorse della Polizia Locale non possono essere riservate al servizio del potente di turno".
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