Milano
Bocconi: atti umilianti e blasfemia nella Confraternita Taula

L'Università Bocconi avvia l'indagine interna sulla Società della Taula dopo le denunce di alcuni ragazzi costretti a spogliarsi, bendarsi e ad atti umilianti
Bocconi, lo scandalo della Confraternita Taula
L'Università Bocconi ha deciso di avviare una indagine interna sul "Caso Taula", esploso pochi giorni fa quando alcuni studenti hanno denunciato a Repubblica i riti di iniziazione ai quali sarebbero stati sottoposti per entrare a far parte della Confraternita della Taula, la più antica della prestigiosa università milanese. Costretti a spogliarsi e bendarsi, oltre che a subire atti umilianti da parte dei più anziani. Nonchè la firma contratti di riservatezza su quanto accade agli incontri della società, uso di maschere, spade, mantelli oltre a nomignoli blasfemi per identificare i confratelli mantenendo la segretezza sulle attività parallele della Taula. Parallelamente, emerge da chat WhatsApp interne alla cerchia della società una intenzionalità "politica" di egemonizzazione degli organi studenteschi. Con strategie come "valorizzare la nozione di indipendenza e creare quanto più possibile rapporti di tensione con l’università. Acuire lo scontro, salvo poi proporsi in chiave costruttiva con il Placement".
Convocati i rappresentanti della congregazione
A fronte delle notizie trapelate, l'Ateneo ha dunque deciso di agire: "Vista la gravità dei fatti descritti (seppur anonimi e non verificati) l’Università ha deciso, al fine di garantire l’applicazione del Codice di comportamento, di avviare una fase istruttoria, da parte della commissione disciplinare, volta ad accertare eventuali responsabilità degli studenti", recita una nota di qualche giorno fa. Come riporta il quotidiano Il Giorno, ieri la commissione disciplinare ha convocato i rappresentanti della congregazione, che si sono tuttavia dichiarati estranei ai fatti. L'associazione è stata tuttavia temporaneamente sospesa e non può più chiedere spazi per attività e accedere ai servizi riservati agli altri sodalizi.
Il presidente della società: "Non c'è nulla di vero"
Il presidente della società di Taula François Bethaz aveva dichiarato alla vigilia della convocazione: "Per noi la convocazione dell’ateneo sarà un’occasione per fare chiarezza. Non c’è niente di vero in queste ricostruzioni. Operiamo alla luce del sole e abbiamo organizzato anche iniziative di alto livello sociale che hanno ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Noi riceviamo annualmente una media di un centinaio di richieste d’iscrizione la nostra è una realtà selettiva e ammettiamo circa dieci persone all’anno. Risponderemo a tutte le accuse, anche se non sappiamo da chi arrivano. Forse si tratta di qualcuno che è rimasto escluso".