Boeri: “Francesca? Quando sceglierà saremo con lei”
di Fabio Massa
Stefano Boeri è stato uno dei main sponsor di Francesca Balzani. Ed è stato il primo a proporre l’ex sfidante di Beppe Sala come capolista Pd. Ad Affaritaliani.it spiega: “Sono ancora dell’avviso che il Pd debba valorizzare al massimo il contributo di Francesca. Con gli “arancioni” nessuno scontro -e di certo quando Francesca sceglierà saremo tutti con lei”… L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Stefano Boeri, pare che ci sia un po’ di stallo sulle liste. A che punto siamo?
Non sto seguendo la fase di preparazione delle liste, non è il mio ruolo. Tuttavia vorrei dire che mi pare ci siano due cose assolutamente importanti da fare. La prima è chiudere la vicenda delle primarie valorizzando la qualità di tutti i competitor. La seconda è lanciare da subito almeno cinque grandi idee su cui impostare la campagna elettorale. E su queste idee chiamare il centrodestra a competere.
C’è fretta?
No, non c’è fretta. Non dobbiamo perdere tempo ma neppure farci prendere dalla fretta. Le primarie nelle altre città sono il 28 febbraio; noi le abbiamo anticipate e dunque abbiamo almeno un’altra decina di giorni di riflessione. Nessuno ci corre dietro: davanti abbiamo tre mesi di campagna. La fretta in questi casi può fare solo male.
Intanto un po’ di tempo da quando ha proposto Francesca Balzani capolista è passato. E’ ancora dello stesso avviso?
Io sono ancora dell’avviso che il Pd, che è la più grande forza politica della città, debba valorizzare al meglio tutte le qualità che sono emerse dalle primarie. L’idea di proporre Francesca come capolista era secondo me la più efficace per dare consenso e voti alla candidatura di Beppe Sala e del centrosinistra . Non escludo però che ci siano altre modalità.
Pare che proprio su questa modalità stia avvenendo uno scontro tra boeriani e pisapiani…
Nessuno scontro. Attorno a Francesca si sono riunite tante culture diverse, e questa è la grande qualità della sua candidatura. La domanda che ci stiamo facendo tutti è come si possa valorizzare questa varietà, che è una risorsa formidabile. Sono emerse diverse opzioni, ma sono sicuro che quando Francesca sceglierà ci ritroveremo tutti a darle una mano. Il che vuol dire che tutti quanti daremo una mano a Beppe Sala.
Vista lista “arancione” a sinistra del Pd, c’è possibilità che lei esca dal Pd?
Io ho fatto una scelta di non presenza attiva in questa campagna. Se avessi scelto di candidarmi, forse avrei preso una strada diversa qualche mese fa….
Ma mi sento di dire che il rapporto tra il Pd e le altre liste dovrebbe essere un rapporto di grande è reciproca collaborazione. Bisogna costruire una geografia di liste che sia vicina al mondo elettorale, alle aspettative degli elettori, dove il Pd non deve essere complice, ma regista. Il Pd deve essere regista attivo dell ‘intera geografia delle liste del centrosinistra , anche della lista del sindaco. E la stessa lista del Pd non dovrebbe essere monocolore o bicolore, dovrebbe essere una lista che rappresenta tutte le anime che hanno partecipato alle primarie. Che sono anime presenti nel PD e nel suo elettorato.
Andiamo a sinistra: Sel è in un momento difficile.
Ho grande rispetto per la loro riflessione e attenzione per quello che hanno fatto. Sel a Milano è una forza di intelligenza e responsabilità. Il Pd deve saper rispettare e valorizzare il loro contributo.
Lei è stato vicino a Pippo Civati. E se Pippo si candidasse sindaco?
Mi pare abbia detto di no, in modo definitivo.
@FabioAMassa