Milano

Bonini (Cgil): dare centralità a città metropolitana, eliminare diseguaglianze

Secondo il sindacalista è indispensabile un incontro tra sindacati e il ministro Boccia per discutere di autonomia differenziata

Bonini (Cgil): dare centralità a città metropolitana, eliminare diseguaglianze

IMPRESE-LAVORO.COM - Napoli - "Contrastare le diseguaglianze, governare le trasformazioni: le nuove sfide per la rappresentanza sociale nei contesti urbani". E' il tema dell'incontro promosso dalla Cgil di Napoli oggi presso il salone G.Federico nella sede di via Toledo 353. All’incontro hanno partecipato Cinzia Massa, della segreteria Cgil Napoli; i segretari generali Cgil di Roma, Michele Azzola; Milano, Massimo Bonini; Napoli, Walter Schiavella; Torino, Enrica Valfrè. E poi la vicesindaca metropolitana di Milano, Arianna Censi, l'assessore al decentramento e alle periferie di Torino, Marco Giusta, il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini; il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci e la Cgil nazionale, con Sandro Del Fattore; Raffaele Paudice, della segreteria Cgil di Napoli. Massimo Bonini, segretario della Camera del lavoro di Milano ha lanciato un appello al governo: “Le organizzazioni sindacali devono essere coinvolte al tavolo che il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia ha costituito per discutere di autonomia differenziata”. “Oggi – ha proseguito Bonini - nel paese, Milano s’identifica come un territorio alla guida del cambiamento, in realtà il vero cambiamento è rappresentato dalle città metropolitane. Noi ci siamo messi in rete esattamente come hanno fatto i sindaci di Milano, Roma e Napoli, per rivendicare questo principio: il governo deve riconoscere che le città metropolitane sono un motore di sviluppo. Poi c’ la discussione sull’autonomia differenziata, che rischia di diventare un nuovo centralismo. Perché oltre al centralismo del governo di Roma si rischia di creare quello delle regioni. Manca di fatto il rapporto tra governo, regioni e città metropolitane, per governare il territorio, il lavoro, la competitività. La nostra è una pressione politica simile a quella esercitata dai tre sindaci delle città metropolitane, sulla quale siamo in sintonia. Poi c’è il tema delle diseguaglianze: le città sono il cuore dello sviluppo ma la trazione del manifatturiero ha ceduto il passo al terziario, col lavoro povero e così si moltiplicano le diseguaglianze, di reddito, nelle condizioni di vita, tra chi può e chi non può. Questi sono i temi che chiediamo a governo e politica di affrontare, altrimenti si rischia di peggiorare le condizioni di vita delle persone. Oggi manca uno strumento di governo della città metropolitana, va costruito”, conclude Bonini.

 

 
 
 







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