Milano

Boom del mercato dell’arte dopo la pandemia: le opportunità del collezionismo

Crescono le vendite online e diminuisce l'età media dei collezionisti, con la pandemia anche l'approccio all'investimento in arte è cambiato

Arte, la digitalizzazione attrae sempre più giovani e favorisce gli investimenti

Milano è la capitale delle storiche gallerie d’arte contemporanea, conta infatti circa un centinaio di location sparse su tutta l’area metropolitana. E il loro pubblico è giovane e digitale. Il profilo dei nuovi acquirenti d’arte si rivela sempre meno agée e più connesso a Internet. L’epidemia di Covid-19 iniziata lo scorso anno ha rivoluzionato numerosi ambiti, non solo economici o professionali, ma anche nel mondo dell’arte specie nelle relazioni tra artisti e collezionisti.

Mostre, fiere e aste di opere d’arte, appuntamenti imprescindibili di questo settore, per tanti mesi non hanno avuto la possibilità di essere organizzate in presenza con inevitabili ripercussioni nell’economia relativa al comparto. Deloitte, nel suo report* del 2021, ha mostrato come vi sia stata una stabilizzazione del mercato solo nel corso del secondo semestre dell’anno scorso.

Arte, vendite online +204,8%

Da sempre il mondo del mercato dell’arte ha visto nei rapporti umani e nella fruizione personale degli ambienti in cui si scambia arte, come una realtà essenziale. La recente pandemia è stata dunque uno dei motori per la digitalizzazione che ha favorito questo settore nel tentativo di recuperare il gap rispetto al resto del mondo del business contemporaneo.

L’introduzione di nuove piattaforme online garantisce agli appassionati una differente percezione dei canali digitali votati all’arte: maggior sicurezza nelle transizioni, garanzia e qualità nelle relazioni, solidi punti di contatto tra operatori, artisti, collezionisti e appassionati. In questo modo il mercato dell’arte, complice il passaggio al digitale, ha visto crescere il numero di nuovi stakeholders.

Nell’anno appena trascorso dunque, il progressivo passaggio su piattaforme digitali ha limitato gli effetti della pandemia rispetto al numero delle aste realizzate nel corso dell’anno. Questo è stato possibile grazie alle vendite online, il cui incremento è stato di ben +204,8%.

Collezionisti sempre più giovani

Investire nel collezionismo d’arte si rivela in questo momento un’ottima opportunità. Strumenti finanziari classici, come gli immobili per esempio, oggi potrebbero non garantire più la solidità di un tempo e risultare invece un investimento rischioso a causa delle oscillazioni di mercato.

Grazie alla digitalizzazione, investire nel mondo dell’arte, nel collezionismo di opere d’arte, diventa semplice, facile e alla portata di tutti tanto che cresce il numero di acquirenti e ne cala l’età: il 40% dei giovani collezionisti d’arte ha infatti meno di quarant’anni. La ricerca effettuata da Kooness per esempio, evidenzia la presenza crescente dei giovani nella categoria degli investitori e riporta come, nel corso del 2020, le vendite attraverso la piattaforma online siano triplicate e gli utenti quadruplicati. La gran parte di questi ultimi ha meno di 45 anni e sono gli stessi che acquistano on line soprattutto giovani artisti contemporanei.

Investire in arte: un'ottima opportunità

La città di Milano, con i suoi numerosi musei, fondazioni ed enti privati è sempre stata una meta irrinunciabile per gli appassionati d’arte e per i collezionisti. Riconosciuta a livello internazionale per il ricco panorama di gallerie d’arte e collezioni private, la città meneghina offre tuttora location insolite e raffinate nelle quali scovare oltre che artisti affermati anche talenti emergenti, nazionali e internazionali. Le stesse gallerie hanno accolto gli appassionati e gli investitori, che in seguito alla pandemia hanno rivolto lo sguardo al mondo online, nelle loro piattaforme.

Capitalizzare nel mondo dell’arte oggi si dimostra, per questa concomitanza di fattori favorevoli, una modalità di investimento positiva sul lungo periodo e consente così di diversificare il proprio capitale. Un ottimo consiglio per gli investitori milanesi.

*“Lo stato dell’arte ai tempi del Covid-19”

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