Milano

Boschetto della droga di Rogoredo: test per l'Hiv e più interventi

Un presidio in loco e nuove occasioni di aggancio a partire dalla stazione. Il progetto presentato dall'assessore Gallera.

Rogoredo, un progetto in sinergia per il 'boschetto della droga'

Una strategia comune per affrontare la grave emergenza che interessa il cosiddetto 'boschetto della droga di Rogoredo'. È questo il tema al centro dell'incontro organizzato dal prefetto di Milano Renato Saccone, cui ha partecipato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell'ordine e del Comune di Milano.

"Ringrazio il prefetto – ha detto Gallera - per essersi reso subito disponibile a fare da regia e coordinare un percorso di collaborazione interistituzionale che coinvolge tutti gli attori che possono operare a Rogoredo: Regione, Comune di Milano e forze dell'ordine agiranno sinergicamente all'interno di un piano articolato di azioni. Per quanto riguarda la parte sanitaria, la Regione sta già lavorando ad un progetto ad hoc che coinvolge tutte le realtà sanitarie pubbliche e del privato sociale milanese che condivideremo con il Comune di Milano. Tale progetto andrà a coordinarsi con quello legato alla sicurezza e a quello di natura sociale di pertinenza del Comune di Milano".

Per quanto riguarda la parte sanitaria, gli obiettivi principali saranno la riduzione del rischio e del danno e l'aggancio. Tra le azioni allo studio:

1) il potenziamento del numero di giornate e orari di presenza degli operatori sociali;

2) l'intensificazione dell'approccio mirato a consumatori occasionali con particolare attenzione a minorenni fin dalla stazione e nella metropolitana; 

3) il rafforzamento dell'attività di consegna di materiale sanitario (scambio-siringhe e materiale sterile) come occasione di 'aggancio' dei 'consumatori abituali' e dei tossicodipendenti.

Tutto questo - ha aggiunto l'assessore – con un possibile coinvolgimento di RFI e ATM. Renderemo più massiccia la presenza degli operatori, a cui si aggiunge un sanitario, con l'integrazione di un ulteriore presidio fisso-mobile".

"Stiamo valutando la possibilità - ha aggiunto Gallera - di proporre test rapidi per HIV - HCV e altre infezioni che in passato hanno registrato una buona adesione e quindi utile anche come primo aggancio. Stiamo inoltre valutando l'opportunità di sperimentare l'utilizzo di testing rapido con metodologie di 'drug checking'. Uno strumento utile per l'aggancio delle persone che usano sostanze e per la riduzione del danno".

In tema di aggancio e orientamento verso programmi di presa in carico nei Servizi "il progetto regionale - ha concluso Gallera - prevede l'attivazione e gestione di un presidio fisso/mobile in sito con la presenza di personale sanitario e psico-sociale per la gestione di interventi salva vita e piccoli interventi sanitari".







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