Milano

Bpm: Ambrosoli verso la presidenza: a lui la gestione di tutta la Lombardia

Umberto Ambrosoli verso la presidenza della "nuova" Bpm: la road map è pronta, ma sul campo resta il possibile conflitto di interesse. Inside

di Fabio Massa

Umberto Ambrosoli, leader del Patto civico, pare ormai in dirittura di arrivo nella gara che lo vede competere per la presidenza della "nuova" Bpm. La Banca Popolare di Milano, infatti, andrà a modificare i propri assetti societari al più tardi dopo l'assemblea straordinaria del 22 ottobre, dopo che la Banca d'Italia ha espresso parere positivo alla fusione con Banco Popolare.

Attualmente Umberto Ambrosoli è presidente della Banca Popolare di Mantova, uno degli istituti che saranno coinvolti nella fusione e che gli consentiranno, secondo fonti interne di Affari, di arrivare agevolmente alla presidenza. Tuttavia Ambrosoli avrà uno dei due posti chiave all'interno della nuova Bpm. L'ipotesi attorno alla quale sta ragionando l'istituto di credito, infatti, è quella di suddividersi in due società. La prima sarebbe una holding, a livello superiore rispetto alla seconda, che invece avrebbe la responsabilità dell'operatività in Lombardia. Ed è di questa seconda che Ambrosoli è in predicato di diventare presidente. A rendere ancora più corpose le sue chances è il fatto che proprio ieri il figlio di Giorgio ha dato le dimissioni da coordinatore del centrosinistra in Regione Lombardia.

Ad ogni modo, il caso su un suo presunto conflitto di interessi (consigliere regionale e capo di una delle banche più importanti della Lombardia, che con l'ente guidato da Roberto Maroni intrattiene ovviamente interessenze economiche) rimane aperto. Ad oggi Umberto Ambrosoli non ha mai risposto alle sollecitazioni arrivate prima di tutto su Affaritaliani.it, poi sul Corriere della Sera e infine dal Movimento Cinque Stelle, che sta portando il caso all'attenzione della politica regionale.

@FabioAMassa

fabio.massa@affaritaliani.it







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