Milano

Brescia, droga nei cioccolatini e cellulari in carcere: 13 misure cautelari, coinvolto anche un agente

Svela un sistema di contrabbando in carcere a Brescia, con cocaina nascosta in cioccolatini e cellulari introdotti illegalmente. Coinvolto un agente penitenziario e un avvocato tra i 13 arrestati nelle province italiane

Brescia, droga nei cioccolatini e cellulari in carcere: 13 misure cautelari, coinvolto anche un agente

A Brescia, un'inchiesta condotta dalla Procura ha portato all’arresto di 13 persone, coinvolte in un elaborato sistema di contrabbando all'interno del carcere 'Nerio Fischione'. Tra i beni introdotti illegalmente vi erano cellulari, lettere, chiavette USB e persino dosi di cocaina nascoste in cioccolatini. Il tutto avveniva con la complicità di un agente della polizia penitenziaria, il cui comportamento sospetto era stato segnalato dai colleghi. L’indagine, iniziata nel gennaio 2021, ha rivelato una "continua messa a disposizione" dell’assistente capo per agevolare detenuti ed ex detenuti in attività illecite, violando così i suoi doveri d'ufficio.

Un sistema ramificato scoperto tra più province

Le indagini, portate avanti dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria di Milano, hanno portato all’emissione di 13 misure cautelari in diverse province, tra cui Brescia, Milano, Cremona, Asti, Bari e Frosinone. Tra i reati contestati figurano spaccio di stupefacenti, accesso abusivo a dispositivi di comunicazione e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Tra gli indagati vi è anche un avvocato, colpito dal divieto di esercitare la professione per un anno. Questa vicenda, che ha visto l'introduzione di droga camuffata nei modi più impensabili, svela un complesso meccanismo di corruzione all’interno delle mura carcerarie.








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