Milano
Brescia: strage piazza della Loggia, ergastolo confermato per Maggi e Tramonte
La Cassazione conferma la condanna all'ergastolo per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, arrestato in Portogallo dove era fuggito
Brescia, Strage di piazza della Loggia: ergastolo confermato per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte
Condanna all'ergastolo confermata per Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia a Brescia. Tramonte è stato arrestato in Portogallo dove era fuggito dopo la sentenza
I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno respinto i ricorsi presentati da Maggi, ex ispettore veneto di "Ordine nuovo", e da Tramonte, ex fonte "Tritone" dei servizi segreti, contro la sentenza emessa dalla Corte d'assise d'appello di Milano il 22 luglio 2015. Alla lettura del verdetto di ergastolo era presente in aula, tra gli altri, Manlio Milani, leader del Comitato delle vittime (la moglie rimase uccisa nella strage). Milani ha seguito l'intera udienza del processo.
La fuga - La Polizia portoghese, su segnalazione del Ros dei Carabinieri, ha arrestato a Fatima Maurizio Tramonte, condannato ieri in via definitiva all'ergastolo per la strage di piazza della Loggia
"L'esito premia l'impegno della Procura di Brescia che non e' mai venuto meno in tanti anni. La Procura di Milano non ha fatto altrettanto ed ha usato la maggior parte delle sue energie soprattutto per attaccare il Giudice Istruttore. Se cosi' non fosse stato, certamente anche per piazza Fontana sarebbe stato possibile andare al di la' di quella responsabilita' storica che comunque le sentenze hanno accertato in modo indiscutibile nei confronti delle stesse cellule di Ordine Nuovo al centro del processo per piazza della Loggia. Ho comunque la soddisfazione dei frutti che ha dato la mia collaborazione come Giudice Istruttore con la Procura di Brescia, in assenza di un interlocutore a Milano: infatti, proprio durante un mio accesso al SID di Padova negli anni '90, fu possibile identificare in Maurizio Tramonte, oggi condannato, la fonte Tritone". Cosi' Guido Salvini, giudice istruttore nel processo di Milano sulla strage di Piazza Fontana.
"Non ho parlato con lui dopo la sentenza, non ci siamo sentiti", ha commentato l'avvocato Marco Agosti, legale di Maurizio Tramonte, quando si è appreso che la "fonte Tritone" risulta irreperibile. Potrebbe essere all'estero in viaggio, secondo indiscrezioni.