Milano
Brescia, svastica e insulti in un bar gestito da una italo-marocchina. FOTO
A Rezzato, Brescia, vetrina sfondata, una svastica e la scritta "Negra" all'interno di un bar gestito da una italo-marocchina
Brescia, svastica e insulti in un bar gestito da italo-marocchina
Brutto episodio a Rezzato, provincia di Brescia: qualcuno ha fatto irruzione nella notte in un bar sfondando la vetrina. Sul pavimento è stata disegnata una svastica, accompagnata da una scritta: "Negra". Il locale è gestito da una ragazza italiana di origini marocchine. Sulla vicenda indagano gli agenti della Digos.
La donna: "Sono spaventata, non so se riapro"
"Non so se riapriro' il bar. Ora sono spaventata e turbata. Mi ha colpito che nessuno negli appartamenti vicini abbia sentito i rumori e denunciato". Lo ha detto ad Ansa Madiha Khtibari, proprietaria del bar. "Spesso ricevevo apprezzamenti insistenti dai clienti e anche minacce verbali. Per questo preferivo sempre farmi accompagnare all'apertura e alla chiusura del bar"
LE REAZIONI E I COMMENTI
"Ignobile e intollerabile. Non si puo' definire in altro modo il vergognoso atto criminale di stampo razzista contro un bar di Rezzato, in provincia di Brescia. Adesso basta. Contro questi episodi si interverra' con la massima severita'. Le forze dell'ordine sono gia' al lavoro per individuare i responsabili di questo atto vigliacco e spregevole siano individuati al piu' presto. Alla titolare dell'esercizio commerciale invio la mia piena vicinanza e solidarieta'. Fa molto riflettere che un atto del genere avvenga proprio il Giorno della Memoria". Cosi' il viceministro dell'Interno Matteo Mauri.
"Ancora una volta i fantasmi dei rigurgiti neofascisti colpiscono Brescia. Dopo le scritte ingiuriose e gli ordigni messi davanti alla casa del sindaco di Collebeato, reo di ospitare sul suo territorio alcuni immigrati sotto protezione internazionale, ora e' il turno di Rezzato, dove un bar gestito da una ragazza di origine marocchina e' stato vandalizzato da scritte razziste e inneggianti al nazifascismo. Lo ricorda Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, sottolineando che "Brescia e' una comunita' ospitale e democratica, e non puo' tollerare queste continue provocazioni inaccettabili e violente, tanto piu' oggi, in una giornata dedicata al ricordo del piu' infame lascito dei regimi nazifascisti, i campi di concentramento". "Nel manifestare la mia personale solidarieta' alla ragazza vittima di questa vigliaccata, auspico la ferma reazione della comunita' civile bresciana e delle istituzioni democratiche. Queste provocazioni indegne vanno stroncate sul nascere", conclude.
"Quello che e' successo, oggi e non a caso, a Rezzato in provincia di Brescia e' un gesto gravissimo che ci addolora. L'ennesimo episodio di violenza e razzismo, l'ennesimo gesto di chi inneggia all'orrore del nazismo", denuncia Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera. "Esprimiamo tutta la nostra solidarieta' e vicinanza alla ragazza vittima di questo vile gesto. Combatteremo insieme - riprende - questi rigurgiti di neonazismo. Le istituzioni democratiche e repubblicane sono piu' forti di chi agisce di notte, nell'ombra, per imbrattare muri e distruggere vetrine, e le forze dell'ordine sapranno presto individuarne gli autori". "E siamo certi ancora di piu' oggi, Giorno della Memoria", sottolinea ancora Fiano.
"L'episodio razzista e fascista registrato Rezzato, in provincia di Brescia, è gravissimo. Una vergogna assoluta, resa ancora più intollerabile perché accaduta nel Giorno Della Memoria. Una giornata dedicata al ricordo delle vittime della ferocia omicida e della follia dei nazi-fascisti, a cui si sono ispirati i vigliacchi autori di questo gesto. Dietro c'è - oggi come allora - la violenza e l'odio insensato per il diverso. Nel 2020 ha la pelle scura, 75 anni fa era ebreo. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati al più presto e inviamo la nostra solidarietà alla ragazza vittima di questa grave e infame provocazione". Così in una nota la segretaria metropolitana del PD, Silvia Roggiani.
Il consigliere regionale Cinque Stelle Ferdinando Alberti commenta: "Desidero esprimere tutta la mia vicinanza a Madhia, la ragazza bresciana che questa notte ha visto il suo bar di Rezzato vandalizzato da ignoti: infatti alcuni hanno infranto le vetrine del bar, sono entrati ed hanno scritto insulti e disegnato una svastica sul pavimento, oltre ad aver provocato altri danni al locale. Fatti come questi sono da condannare e non posso che auspicare che i responsabili vengano al più presto individuati dalle forze dell’ordine. Le ragioni per cui alcune persone fanno questo sono due: la paura e l’ignoranza; la seconda che fa da benzina alla prima. Chi compie questi gesti si sente evidentemente un 'eroe', ma non è nulla più che un essere impaurito che sfoga le proprie angosce contro chi egli reputa 'diverso'. Ma non esistono 'diversi' nell’umanità. Dobbiamo combattere questo pensiero con l’istruzione ma soprattutto facendola finita con propagande e metodi di informazione che alimentano la paura, sotto tutti i punti di vista, nei cittadini. E occorre sempre rivivere la memoria, di ciò che è successo nel passato in modo che non si ripeta. Proprio oggi infatti ricorre la Giornata della Memoria, in ricordo di tutte le vittime dell’odio razziale nazista. La coincidenza di questi fatti rende ancora più brutale l’aggressione al bar di Madhia. Spero vivamente che Madhia trovi la forza di continuare nella gestione del locale e non smetta, e può trovarla soprattutto se la cittadinanza bresciana le si dimostra vicino e dalla sua parte. Se Madhia smette, è una sconfitta per tutti i bresciani".