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Milano
Breve analisi sui rapporti lavorativi in Italia: a Milano l'aria è cambiata

by Bruce Wayne

I riders di Foodora, dopo aver sottoscritto un contratto con la societá di food delivery e averne liberamente accettato i termini, fanno causa all'azienda chiedendo un diverso trattamento. Furbetti.

Una dipendente Ikea con evidenti problemi famigliari, dopo avere ottenuto dall'azienda tutto il sostegno possibile in termini di organizzazione dei turni, decide che i propri problemi la legittimano ad autodetermiarsi l'organizzazione del lavoro. Ikea procede al licenziamento. Il giudice, clamorosamente, lo conferma. Ultimi residui degli anni 70.

I custodi del Museo del 900 ricevono l'ordine di tenere aperta anche la porta che dà accesso al Museo da Piazzetta Reale, dopo che per anni i visitatori erano obbligati a circumnavigare l'Arengario ed entrare da via Marconi. Lo fanno per due giorni, poi chiudono la porta di Via Marconi e obbligano i visitatori a circumnavigare al contrario l'Arengario per accedere al Museo da Piazzetta Reale (no non era un gioco, tutto vero). Motivazione, le due porte aperte, che si aprono solo al momento dell'accesso dei visitatori, fanno corrente. Geni assoluti.

Il personale del Cenacolo sciopera perché ritiene che i nuovi gestori debbano venire obbligati ad assumere, a scatola chiusa, il personale già in forze. Campioni di liberalismo.

Il Comune di Milano pubblica il bando per l'affidamento del servizio di gestione delle biglietterie dei musei civici. Nel bando non é previsto l'obbligo di assumere il personale giá in forze (sì, quello che apre la porta di Piazzetta Reale e chiude quella di Marconi). Questi, insieme alla sentenza che dà torto ai riders di Foodora e alla sentenza sul caso della dipendente Ikea, sono bei segnali che confermano quanto sia necessaria una nuova visione del mondo del lavoro per far ripartire il Paese. L'aria é cambiata (la riforma del lavoro é stata una pietra miliare) e non si faranno prigionieri.

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