Milano

Brevetti, ecco perché Sala non esulta: giù la testa e lavorare

di Fabio Massa

Nessuna dichiarazione dal sindaco Beppe Sala sulla candidatura di Milano per il tribunale brevetti. A suo modo, pure questo è uno statement

Brevetti, ecco perché Sala non esulta: giù la testa e lavorare

Nessuna dichiarazione. Strano, per Beppe Sala. Nella serata della candidatura di Milano al Tribunale europeo dei Brevetti. Il senso, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, è che a volte si può comunicare stando zitti. Del resto, Beppe Sala all'immagine di uno che sta giù con la testa bassa e lavora, ci tiene molto. Non ha replicato neppure al comunicato della Regione Lombardia, con il quale il collega Attilio Fontana rivendicava la pressione impressa al governo, che per un lungo periodo sulla vicenda sembrava combattuto tra la ragion pratica (Milano è indubitabilmente il luogo migliore da candidare) e la ragion politica (dare a Chiara Appendino che si ricandida una carta da giocarsi in chiave Movimento 5 Stelle).

Quindi, nessuna dichiarazione da Sala. Malgrado avesse sminato la questione Milano e Torino con una lunga call con il governo. Ovviamente grazie all'ottimo rapporto con il viceministro Stefano Buffagni, un rapporto costruito anche nei lunghi mesi di governo pentastellato con la Lega. "Giù la testa e lavorare" pare il motto recente di Sala. Che comunica. Anche quando non comunica.

fabio.massa@affaritaliani.it








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