Buccinasco, preso il genero del boss Papalia
E' finito in manette a Buccinasco, nell'hinterland di Milano, il latitante 37enne Giuseppe Grillo, genero del boss Antonio Papalia
Milano, arrestato a Buccinasco il genero latitante del boss Papalia
E' finito in manette a Buccinasco, nell'hinterland di Milano, il latitante 37enne Giuseppe Grillo, genero del boss Antonio Papalia. Ricercato da tre mesi e condannato a 7 anni e 4 mesi per droga, Grillo è marito di Serafina Papalia, coetanea, figlia del noto boss 63enne in carcere all'ergastolo a Padova. Gli investigatori della squadra mobile di Milano lo hanno arrestato alle 23 di ieri sera nell'appartamento intestato al cognato Domenico Papalia, che al momento si trova a Locri, in provincia di Reggio Calabria. Agli agenti che lo hanno sorpreso Grillo ha detto che aveva intenzione di costituirsi proprio in questi giorni, ma secondo quanto riferisce la Mobile milanese nulla del suo recente comportamento confermerebbe la versione del latitante. L'indagine inizia all'indomani della latitanza: la polizia, monitorando la moglie, pregiudicata, e la figlia di 10 anni, residente a Buccinasco, nota che entrambe non vivono più con Grillo. E, seguendo la moglie, localizzano il 37enne a casa del cognato a Buccinasco in via Mascagni 7, in un gruppo di palazzi al confine con la vicina Assago.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la figlia del boss andava quotidianamente a trovare il marito portandogli del cibo. La donna, per evitare di essere seguita, parcheggiava lontano dalla palazzina di via Mascagni e percorreva a piedi la passeggiata Rossini, tratto pedonale della cittadina. Un agente, fingendo di passeggiare con il cane al guinzaglio, ha pedinato la moglie del latitante sino a scoprire il rifugio dell''uccel di bosco' a Buccinasco. L'appartamento del cognato in cui si nascondeva il 37enne era arredato in modo spartano, e sul comodino in camera da letto è stato trovato il libro di Giacomo Di Girolamo 'L'Invisibile' che racconta vita e latitanza di Matteo Messina Denaro. Alle 23, quando Grillo si è accorto dell'arrivo degli agenti ha gettato il telefonino dalla finestra dell'appartamento, sito al quarto piano, poi recuperato ancora funzionante dalla polizia. Il blitz, spiega la Mobile, era previsto per questa mattina, ma l'operazione è stata anticipata a ieri sera per il timore che qualcuno potesse avvisare Grillo e che il 37enne decidesse di fuggire.