Milano

Olimpiadi 2026, l'agenzia non parte. Malagò: "Stiamo perdendo tempo"

Malagò preoccupato per la mancata partenza della società incaricata di realizzare le opere infrastrutturali per i Giochi Olimpici invernali

Olimpiadi 2026, Malagò: due anni e mezzo buttati

L'Agenzia per le infrastrutture per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 "è un soggetto pubblico in cui ci sono dentro soltanto soggetti espressione del Governo e si deve occupare di fare una cosa: realizzare il 10 per cento delle opere mancanti e sistemare le altre infrastrutture necessarie. Il problema è che non parte. Abbiamo preso le Olimpiadi, sono passati due anni e mezzo buttati al vento. Quello che succede in Italia è assurdo, lo dico dopo aver parlato con i miei colleghi internazionali, e la cosa disarmante è che i primi a rendersene conto sono proprio i nostri politici", così il presidente del Coni Giovanni Malagò nel suo intervento al talk "Sport Industry. I piani per la ripartenza" del Corriere della Sera.

L'accusa di Malagò: "La riforma è un caos"

"La riforma è un caos, lo sanno anche i politici. Era partita in un modo, per ridefinire la governance dello sport, ma dopo due anni e mezzo siamo finiti su altri temi che hanno spezzettato la riforma in sei decreti e molte risposte sono osteggiate all'interno del nostro mondo. Ci aspettiamo delle risposte dalla sottosegretaria Vezzali dopo l'incontro avvenuto con la Giunta del Coni, perché c'è una confusione e un raddoppio dei ruoli che fa paura", ha sottolineato Malagò, come riporta Italpress.

"Se c'era una cosa che quella riforma del 2018 voleva evitare era l'incremento dei costi, che invece sono raddoppiati, perché all'inizio c'era una società servente, oggi invece questa società è completamente terza rispetto al Coni - ha spiegato il presidente del Coni - Penso che i politici si rendano conto per primi che devono mettere le mani urgentemente sulla riforma visto il segnale quasi unanime arrivato dal mondo dello sport".

Agenzia Olimpiadi 2026, Morelli: entro la settimana atto costitutivo

Non è tardata la replica del vice ministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, "Il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha espresso preoccupazioni sulla mancata partenza della società incaricata di realizzare le opere infrastrutturali per i Giochi Olimpici invernali, può tirare un sospiro di sollievo. Entro questa settimana sarà sottoscritto l'atto costitutivo, superando un passaggio burocratico decisivo, l'ultimo dei tanti affrontati sin qui per dare avvio a tutti gli investimenti previsti, e mi piacerebbe che Malagò fosse presente".

Olimpiadi 2026, cambi al vertice in vista?

Proprio Affaritaliani.it Milano aveva anticipato già a fine ottobre grandi manovre all'interno della società che gestirà le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, con l'amministratore delegato Vincenzo Novari che potrebbe comunicare a breve novità riguardanti il suo impegno all'interno della società. Che si profili un cambio al vertice?

Sala: "Condivido le preoccupazioni di Malagò"

"Ho visto velocemente Giovanni Malago' ieri pomeriggio e capisco le sue preoccupazioni, bisogna agire in fretta altrimenti avremo anche dei begli impianti ma sara' difficile arrivarci". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando le preoccupazioni espresse dal presidente del CONI sul fatto che ancora non e' stata creata l'agenzie per le infrastrutture in vista dei giochi invernali del 2026. "I problemi milanesi sono relativi a situazioni su cui impatta di meno questo ruolo, che e' piu' relativo alle strade e alla mobilita'", ha aggiunto.







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