Buona scuola, studenti in piazza: "Istruzione sempre più bene di pochi"
Studenti milanesi in corteo contro la "Buona Scuola": Fumogeni contro la sede di Assolombarda e vernice contro il consolato turco
Studenti milanesi in corteo contro la Buona scuola, contemporaneamente a quelli di altre 14 città italiane. Tensioni all'inizio della manifestazione in Cairoli, dove alcuni autonomi hanno cercato di infiltrarsi al centro del corteo, con studenti di Cantiere, Lambretta e Zam che hanno cercato di fermarli. Ne è nata una colluttazione.
"Contro le politiche del governo Renzi", "andate tutti a casa" . Gli studenti che sfilano per le strade di Milano urlano slogan contro l'esecutivo guidato dal presidente del consiglio Matteo Renzi. Secondo un responsabile del Cas (Collettivo autonomo studentesco) "siamo in 4mila" a manifestare per le strade di Milano. Alla testa del corteo da un furgone parte musica rap a tutto volume. Alcuni ragazzi, quando il corteo e' giunto all'altezza di via Mazzini, hanno attaccato alcuni volantini su una vetrina della filiale di Banca Etruria con su scritto :"le banche italiane finanziano l'industria militare e investono in armi atomiche, ribellati ora!".
Gli studenti hanno lanciato alcuni fumogeni e dei petardi al loro passaggio nei pressi della sede di Assolombarda, ritenuta "responsabile dello sfruttamento dei lavoratori", secondo quanto affermato con un megafono da un ragazzo del Cas (Collettivo autonomo studentesco). La strada che da' accesso a via Pantano, dove si trova l'ingresso della sede degli industriali lombardi, e' stata chiusa al traffico ed e' presidiata da diversi uomini delle forze dell'ordine.
Vernice rossa invece contro le finestre dell'edificio che in via Larga a Milano ospita la sede del consolato turco. I ragazzi hanno poi urlato alcuni slogan contro Erdogan che, secondo loro, opprime il popolo turco.
Nella mobilitazione studentesca anche il Fronte della Gioventù Comunista (FGC), che promuove degli spezzoni contro la scuola di classe con lo slogan «Sferriamo il contrattacco», come in più di 15 altre importanti città italiane.«Non saranno le politiche spot del governo Renzi a risolvere il problema dell’abbandono scolastico laddove servirebbero misure strutturali per il diritto allo studio» - afferma Riccardo Sala, segretario del FGC di Milano, che continua - «In Italia l’istruzione è sempre più un bene per pochi: mentre servirebbero svariati miliardi per garantire un vero servizio pubblico, gratuito e di qualità, la sola prospettiva per il nostro futuro è data solo dai vari “bonus studente”, “student act” o simili, inutili spot atti solo a pescare voti tra gli studenti neodiciottenni in vista del Referendum, ma che di fatto non fanno nulla per arginare i continui crolli nelle scuole o per alleggerire le famiglie dall’ormai insostenibile prezzo dei libri, dei trasporti e dei contributi scolastici.
"Renzi era convinto di aver chiuso i giochi dopo la “Buona Scuola” ma si sbagliava» - conclude il comunicato - «Questa riforma mette in atto una scuola buona solo per la Confindustria e la UE, non per noi studenti che la viviamo ogni giorno. Oggi lanciamo il nostro contrattacco, per rivendicare una scuola veramente gratuita e di qualità, che garantisca a noi studenti futuri lavoratori, il futuro che meritiamo".
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