Milano

Pinocchio/ C'era una volta la violenza. Elizabeth aveva tanti sogni...



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C'era una volta la violenza. Elizabeth aveva tanti sogni. Mamma di 29 anni, aveva tante aspettative e una vita davanti. Ieri sera il padre dei suoi figli, un italiano di 56 anni, l'ha strangolata davanti ai suoi due bambini. E' successo a Seveso, nella civilissima lombardia. Anna invece è stata abbattuta a coltellate. Ventitré, per la precisione. L'ha uccisa il marito, a Trapani. A Sassari una coppia era sposata da 40 anni. Lei, 66 anni, decide di divorziare. Lui prima la prenda a calci e pugni, poi la ricopre di benzina e la brucia viva. Sono solo gli ultimi tre casi di femminicidio, parola orrenda per descrivere un crimine altrettanto orrendo, ovvero l'uccisione di una donna. Poi c'è il resto, quello che sta fuori dall'Italia, e a volte anche dentro. L'India con le sfregiate con l'acido, le sevizie alle bambine di Boko Haram, le spose bambine, l'infibulazione. Spesso le donne, di fronte a questo scempio, dicono che è una cosa le riguarda tutte. Anche quelle, e per fortuna sono la maggioranza, che sono sposate con uomini buoni, che le amano. Con bravi padri di famiglia o comunque con persone corrette, che hanno rispetto per la vita umana, che sia femminile o maschile. Loro dicono "non una di meno". Dovremmo dirlo anche noi uomini, perché quel problema, quelle cose, attengono anche alla nostra coscienza di sesso forte. Dovremmo proteggere, non distruggere. E' una cosa che ci segna, e la giornata mondiale contro la violenza sulle donne è qualcosa che ci riguarda da vicino, a tutti. Perché dobbiamo educare le nostre figlie femmine a difendersi, e i nostri figli maschi a non essere bestie.







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