Milano

"Cacca Larentia", l'opera della street artist fa infuriare Fratelli d'Italia

Redazione

Il dipinto di Cristina Donati Meyer affisso vicino alla sede milanese di Fratelli d'Italia. De Corato e Foti: "Vergognoso oltraggio"

"Cacca Larentia", l'opera della street artist che fa infuriare Fratelli d'Italia

"Cacca Larentia, defascistizziamoci": la provocatoria opera di street art di Cristina Donati Meyer fa infuriare gli esponenti milanesi di Fratelli d'Italia. Il dipinto, che commenta la nota vicenda dei saluti fascisti di cui molto si sta discutendo in questi giorni, ha fatto la sua scomparsa in corso Buenos Aires, proprio davanti alla sede locale del partito di Giorgia Meloni. Una mano ignota colora di arcobaleno con una bomboletta spray una squadraccia fascista.

De Corato: "Vergognoso oltraggio alla memoria di tre ragazzi uccisi"

Così Riccardo De Corato: "È vergognoso che qualcuno si permetta di oltraggiare la memoria dei ragazzi uccisi ad Acca Larentia. Quanto commesso a Milano è deplorevole e vigliacco. Vicino alla sede di Fratelli d'Italia è infatti apparso un 'quadro' che, storpiando il nome del luogo della strage, è stato intitolato 'Cacca Larentia, defascistizziamoci'. Il dipinto, con tanto di colori arcobaleno, è un'offesa inaccettabile a quei giovani, la cui uccisione avvenuta 46 anni fa resta tuttora impunita. Una simile opera di street art, realizzata da chi non conosce né la vergogna nè il pudore, è inaccettabile e ripugnante. Auspico che il sindaco di Milano Sala e tutto il centrosinistra prendano le distanze da una simile oscenità".

Foti (FdI): "Più che street art è guano art"

Aggiunge Tommasi Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia:  "Una vergogna inaudita come a distanza di 46 anni da una strage in cui sono stati assassinati 3 giovani missini ad Acca Larentia, senza aver mai avuto giustizia, ci sia ancora qualcuno che ne faccia dell'ironia, che infanghi la memoria di quei ragazzi e che alimenti l'odio politico. Prima la solita sinistra che fa finta di non ricordare che la predetta tragedia è rimasta impunita - oltretutto senza mai condannarla - poi le vignette che ai compagni piace definire satiriche che altro non sono che un dileggio verso questi ragazzi. E ora la notizia di un quadro vigliaccamente intitolato "Cacca Larentia" affisso, per provocazione, vicino alla sede di Fratelli d'Italia a Milano con i colori dell'arcobaleno. Più che street art, questa altro non è che guano art". Lo dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti.







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